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Giovedì, 18 Aprile 2024
Tradizioni

Perché qualcuno a Trieste aspetta ancora l'Epifania

Il calendario giuliano prende il nome da Giulio Cesare, proprio egli lo promulgò nel 46 a.C. Secondo quest'ultimo l'Epifania si celebra dopodomani, venerdì 19 gennaio

Aria natalizia, per molti non è ancora terminata, soprattutto a Trieste e in genere nel nord-est: infatti, secondo l'antico calendario giuliano, alcuni aspettano ancora l'Epifania che si celebra proprio dopodomani, il 19 gennaio.

L'Epifania

L'Epifania (nome completo: Epifania del Signore) è una festa cristiana che nelle confessioni di tradizione occidentale celebra la manifestazione di Dio incarnato in Gesù Cristo al mondo. La stessa festa nelle Chiese di riti orientali è nota con il termine equivalente di Teofania.

Nelle Chiese occidentali l'evento che esprime tale manifestazione è la visita dei Magi a Gesù Bambino come rappresentanti simbolici di tutti i popoli della terra; nelle chiese orientali l'evento celebrato è il battesimo di Gesù, momento in cui Gesù adulto viene manifestato come Figlio di Dio dalla voce del Padre e dalla colomba dello Spirito Santo. La data della festa è il 6 gennaio per le Chiese che seguono il calendario gregoriano e il 19 gennaio per quelle che adottano il calendario giuliano.

Il calendario giuliano: quale differenza?

Come noto, la differenza di date deriva dall’adozione di due differenti calendari appunto: l’Oriente cristiano ha conservato in buona parte l’uso del calendario giuliano che fu sostituito nel 1582 da papa Gregorio XIII con il calendario chiamato gregoriano, più preciso dal punto di vista astronomico.

Il calendario giuliano prende il nome da Giulio Cesare, proprio egli lo promulgò nel 46 a.C. Nei secoli, nel mondo ortodosso, la questione di quale calendario adottare è stata fonte di infinite dispute.

Con la riforma di Giulio Cesare, che stabilì la regola del calendario giuliano, l'anno restò diviso in 12 mesi, della durata, alternativamente, di 31 e 30 giorni, con la sola eccezione di febbraio, che era destinato ad avere 29 giorni oppure 30 negli anni bisestili. L'anno gregoriano medio è poco più corto di quello giuliano, la differenza dall'anno solare è infatti di soli 26 secondi.

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