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La nuova serie tv

Arriva una nuova serie tv ambientata in Friuli Venezia Giulia

"Mi sono innamorata del Friuli Venezia Giulia, sono stati giorni memorabili. Non vedo l’ora di tornarci". Queste le parole dell'attrice Elena Sofia Ricci in attesa dell'uscita della nuova serie tv girata in regione

Grande attesa per "Fiori sopra l’Inferno”, la serie Rai-Tv in tre serate tratta dall’omonimo romanzo thriller della gemonese Ilaria Tuti girata in Friuli Venezia Giulia. La serie andrà in onda tra gennaio e febbraio 2023. La produzione, diretta da Carlo Carlei, vede come protagonista Elena Sofia Ricci nelle vesti di Teresa Battaglia, commissario di Udine ed esperta in profiler, assegnata al caso di Travenì, dove un assassino rischia di destabilizzare la quiete ostentata e fittizia della comunità locale.

La storia

“Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell'orrido che conduce al torrente, tra le pozze d'acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde.” Queste le prime righe del romanzo ambientato nelle Alpi della zona del Tarvisiano, tra Malborghetto-Valbruna, la Val Saisera e tra Camporosso, Tarvisio, Sella Nevea e la Val Canale. La città di Udine fa invece da cornice alla vita personale di Teresa Battaglia e Massimo Marini, giovane ispettore a fianco del commissario in questa indagine apparentemente impossibile.

Il paese

Travenì è un piccolo paradiso tra le montagne dove si registrano una serie di crimini inspiegabili sui quali è chiamata a indagare la protagonista, donna forte e al contempo fragile, dotata di un sarcasmo e di una sensibilità fuori dal comune. Al suo fianco l’assistente Parisi e il giovane ispettore Massimo Marini che diventa da subito bersaglio dell’affetto ruvido di Teresa, la quale soffre di una malattia a cui non vuol dare un nome, capace di toglierle l’arguzia e la memoria. Doti, queste, necessarie per immedesimarsi nell’assassino, comprenderlo, entrare in empatia e, alla fine, anticipare le sue mosse per salvare vite umane. Gli unici su cui Teresa Battaglia può contare sono i bambini di Travenì perché ancora acerbi e pertanto diversi dalla comunità adulta chiusa nel tentativo di nascondere i fantasmi del passato e le ombre del presente.

"È stata un’esperienza bellissima - dice Elena Sofia Ricci -, ho amato Teresa Battaglia e nell’animo ci ho trovato mia madre e tante donne che hanno paura di perdere il controllo delle situazioni. Teresa è una donna caustica, ruvida ma ironica. L’ho interpretata con enormi soddisfazioni. Poi, mi sono innamorata del Friuli Venezia Giulia, sono stati giorni memorabili. Non vedo l’ora di tornarci.” 

Fonte UdineToday.it

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