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Una gita in Val Rosandra, meraviglia naturalistica dell'altipiano carsico

Dopo secoli di storia in cui la valle ha rappresentato una via di passaggio per traffici e commercio, oggi questo splendido sito è meta di suggestive passeggiate, escursioni alpinistiche e arrampicate su roccia. Una perla a due passi dal caos cittadino dove poter immergersi nella natura incontaminata

A ridosso del confine sloveno, incontriamo in tutta la sua bellezza e immensa naturalezza la Val Rosandra. Valle di origine carsica profondamente caratterizzata da rocce calcaree, ricca di boschi, pareti verticali, ghiaioni, gramineti e lande. La riserva interessa la parte sudorientale della Provincia di Trieste e si estende poi oltre il confine con la Slovenia nel territorio del comune di Hrpelje-Kozina. È attraversata dall'unico corso d’acqua in superficie del Carso triestino, il fiume Rosandra, e genera una meravigliosa cascata di 30 metri. Grazie alla sua particolare conformazione e alla sua posizione geografica, è riconosciuta come sito geologico di importanza mondiale.

La Val Rosandra ha da sempre rappresentato un collegamento naturale tra il mare e l'entroterra e soprattutto fu di grande importanza commerciale perchè da quelle zone partivano i traffici con l'interno. Una volta la zona era caratterizata da saline estesissime e molto ambite, sia dall'Austria che da Venezia e vi furono accesi e importanti scontri per averne il possesso. Intorno al 1200 fu costruito il Castello di Moccò, di cui adesso sono visibili i resti, proprio per avere una visione ampia di questa strada commerciale e tener d'occhio i movimenti. Di rinomata importanza anche la presenza dei mulini, che prodchiesetta-2ucevano spezie e cereali, esportate assieme al sale fino all'Europa centrale.

Un'altro reperto storico suggestivo che si trova all’imbocco della valle, sono i resti dell’antico acquedotto romano, lungo ben 14 km, che portava acqua all’antica Tergeste alimentando una fontana al tempo collocata nell’attuale piazza Cavana, nel centro storico della città.
La valle è un sito di interesse anche religioso. Vi si può ammirare infatti la splendida chiesetta di Santa Maria in Siaris la cui leggenda narra che fu fatta costruire da Carlo Magno poichè voleva esser ivi sepolto. 

Particolarità della zona è comunque la presenza di un elevato numero di grotte, che hanno contribuito a rendere la Val Rosandra meta di esplorazioni speleologiche, oltre che una palestra di roccia e sito di studio dei fenomeni carsici. È una delle mete più amate dagli escursionisti triestini, ma si possono organizzare gite a cavallo o fare semplici passeggiate per forza "professionali" che solitamente d'estate terminano con un bagno nella acque fresche (d'estate) del torrente o con un pranzo nel rifugio lì presente (nelle altre stagioni).

È molto interessante e varia anche la fauna caratterizzata dalla presenza di varie specie d'uccelli, in transito o semistanziali, nonché di grandi rapaci diurni e notturni. Si possono fare inoltre frequenti incontri con caprioli, volpi o sciacalli e cinghiali semi domestici. Particolare è la presenza di numerose specie di pipistrelli tanto da far si che questo animale è statao adottato come simbolo della Riserva Naturale Regionale della Val Rosandra.

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