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Sviluppo imprenditoriale: Trieste ottiene il 12° posto su 50 province italiane, Pordenone in coda alla classifica

L'Institute for Entrepreneurship and Competitiveness della Liuc - Università Cattaneo di Castellanza, ha stilato il cosiddetto "Indice del Fermento Imprenditoriale", uno strumento utile che serve a valutare le performance imprenditoriali, il tessuto industriale, l'innovazione e lo sviluppo finanziario delle province italiane

Quali sono stati negli ultimi anni i territori italiani capaci di creare un terreno fertile per stimolare le prospettive di crescita delle proprie imprese? Come leggiamo su Il Sole 24 Ore, a tentare di dare una risposta ci ha pensato recentemente l'Institute for Entrepreneurship and Competitiveness della Liuc - Università Cattaneo di Castellanza, stilando il cosiddetto "Indice del Fermento Imprenditoriale", uno strumento utile che serve a valutare le performance imprenditoriali, il tessuto industriale, l'innovazione, lo sviluppo finanziario e delle competenze stilando una classifica che vede protagoniste tutte le province italiane.

"Il nuovo Indice si basa sulla combinazione di 20 indicatori appositamente selezionati - spiega Fernando Alberti, direttore dell’Institute for Entrepreneurship and Competitiveness - e ci permette di rilevare le province che stanno supportando maggiormente la nascita di startup innovative e la crescita delle proprie aziende. A ciascuna dimensione analizzata è stato assegnato un punteggio da 0 a 100".

Le province italiane in classifica

Secondo quanto riportato dalla graduatoria ai primi tre posti si trovano rispettivamente Milano (100), Roma (56) e Bologna (47). Trieste non si aggiudica il podio ma ottiene comunque un buon punteggio posizionandosi al 12° posto su 50 province italiane, con un punteggio complessivo di 36 ripartito tra performance imprenditoriali, tessuto industriale e sviluppo finanziario. Al contrario, in coda alla classifica troviamo una provincia della nostra regione, Pordenone (24 punti), seguita da Cremona e Macerata.

Gli obiettivi del monitoraggio

Sempre su Il Sole 24 Ore, si legge che nel report dell'Indice del Fermento, sono stati tre gli obiettivi principali prefissati dall'Institute for Entrepreneurship and Competitiveness per stilare la classifica:

  • creare una mappa degli ecosistemi imprenditoriali italiani più dinamici e in "fermento", utile sia agli aspiranti imprenditori che alle imprese consolidate per navigare in maniera consapevole tra i vantaggi competitivi offerti dalle province e prendere decisioni più informate su dove investire le proprie risorse.
  • Sostenere i processi decisionali e strategici delle funzioni di governo regionale e locale circa i propri punti di forza, le aree da migliorare e le migliori pratiche adottate da ecosistemi di successo.
  • Supportare le agenzie di sviluppo e gli operatori di settore (consulenti e analisti) nell'aiutare imprenditori, manager e, nel complesso, gli ecosistemi, a prosperare grazie ad un set di indicatori comparabili tra province e nel tempo.

"Questo strumento - sottolinea Fernando Alberti - nasce dalla necessità di mappare le caratteristiche peculiari di ciascun territorio italiano in termini di capacità di innovare, dinamicità, e attrattività per talenti e aziende. Non si tratta di una fotografia statica, ma di un'analisi che vuole esprimere quanto le situazioni possano evolvere nel tempo e quanto la competitività non sia un fatto immutabile".

Fonte Il Sole 24 Ore

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