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Niente chimica in vigna, nessun intervento in cantina: alla scoperta del vino naturale in Italia

Oggi parliamo di vino, ma non di vini qualsiasi, ma di bianchi, rossi e bollicine di piccoli vignaioli italiani che hanno una chiara idea in comune: il vino deve essere naturale, buono e mai omologato, rappresentativo del territorio, figlio delle stagioni e della natura

Chiamateli come preferite: naturali, biodinamici, etici, resistenti. Oggi parliamo di vino, ma non di vini qualsiasi, ma di bianchi, rossi e bollicine di piccoli vignaioli italiani che hanno una chiara idea in comune: il vino deve essere naturale, buono e mai omologato, rappresentativo del territorio, figlio delle stagioni e della natura. Noi nei abbiamo scelti 14 provenienti da tutta Italia che ben rappresentano una visione del bere sempre più apprezzata, soprattutto tra i consumatori che vogliono imparare a conoscere a fondo questa delizioso nettare. Non si tratta solo di una questione di gusto, ma anche e soprattutto di una questione di benessere, personale e ambientale: niente chimica in vigna, nessun intervento in cantina.

Testalonga

Dolceacqua

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I vini Testalonga raccontano una terra magnifica, il loro Rossese è un trionfo di complessa semplicità, un ossimoro che ben si addice a un vino unico, fatto con il cuore di chi ama queste selvagge colline che respirano il mare. Un rosso conviviale, che rende ricca la tavola raccontanto un paesaggio e l'impronta piena di carattere di chi lo produce. Ogni annata è decisa dal sole, dalla pioggia, dalle carezze dell'estate, dai graffi dell'inverno.

Rocco Carpeneto

Steira

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Lo Steira è un Ovada Docg ottenuto da sole uve Dolcetto provenienti da una vecchia vigna con rese medie intorno ai 40-45 quintali per ettaro. La fermentazione spontanea avviene in botti vecchie con impiego esclusivo di lieviti selvaggi e macerazioni prolungate. Matura poi per 20 mesi, o più, in barriques esauste. Steira è voce del dialetto carpenetese della seconda metà dell'ottocento, e significa “stella”. Quello di Lidia Carbonetti e Paolo Baretta è un Dolcetto luminoso, autenticamente rappresentativo di questo lembo di Piemonte che guarda il mare. Uno dei migliori vini, ma non l'unico, di una ancora giovane realtà come Rocco di Carpeneto.

Ezio Cerruti

RiFol

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Il RiFol di Ezio Cerruti è il rifermentato in bottiglia del Fol. Si tratta di un vino frizzante ottenuto da uve Moscato dalla personalità divertente e allegra, dotato di una vivace effervescenza e di una spiccata freschezza che incentivano continuamente il sorso. Una bottiglia appagante e tonificante, perfetta compagna per momenti di spensieratezza e convivialità. Secco e profumato, di grande beva, il RiFol è un bianco davvero unico, che mostra la mano di un produttore naturalmente sincero come la sue Langhe piemontesi.

Cascina Tavjn 

Teresa

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Nadia Verrua è una giovane vignaiola di Scurzolengo sulle colline del Monferrato, in provincia di Asti. Nel 1998 Nadia, aiutata dal padre Ottavio, decide di imbottigliare e vendere il vino con il nome Cascina Tavijn, che in piemontese sta ad indicare un’umile casa di contadini. Il Teresa è un Ruchè vinificato senza lieviti aggiunti e con moderate quantità di solforosa aggiunta, per mantenere l’integrità del territorio e dell’uva prodotta. I suoi vini esprimono eleganza e discrezione, rispecchiando spontameamente il carattere di Nadia.

Crocizia

Znestra

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Un vino frizzante bianco ottenuto da uve Malvasia di Candia aromatica. Due giorni di macerazione a contatto con le bucce. Affinamento in vasche d'acciaio e rifermentazione in bottiglia attraverso i lieviti indigeni. Come di tutti i vini di Marco Rizzardi, vignaiolo di Pastorello Langhirano, Parma, anche dello Znestra è facile innamorarsi. Crea dipendenza con i suoi profumi e la grande beva che lo rendono ideale in tutte le stagioni. Semplicità e freschezza, qualità indiscutibili di un rifermentato in bottiglia che a suo modo ha fatto scuola, ritornando al passato di un Emilia tutta da (ri)scoprire. 

Carussin

Asinoi

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La Barbera ha rappresentato per decenni il vino quotidiano. La Barbera d'Asti Asinoi è ottenuta da vigneti con basse rese, circa 60 quintali per ettaro, che garantiscono una buona concentrazione aromatica. Dopo la raccolta manuale delle uve e la fermentazione con lieviti non selezionati, il vino si affina alcuni mesi in acciaio prima dell’imbottigliamento. Una Barbera giovane, che conserva la caratteristica fragranza fruttata, il sorso fresco e scorrevole. A San Marzano Oliveto si entra in un mondo fatto di benefica passione, assolutamente contagiosa. 

Pacina

La Cerretina

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Pacina è un convento con una lunghissima storia alle spalle. Intorno vigneti, oliveti, campi e boschi ed ancora più in là le Crete Senesi. In questo magico scenario toscano, Giovanna Tiezzi e Stefano Borsa producono i loro vini con un amore e un rispetto per la terra assolutamente naturale. La Cerretina è uno dei loro frutti più antichi, coltivato su un terreno argilloso che sa ancora di mare. Un bianco per entrare in un mondo pieno di sorprese e di gioia del bere bene, dove tutto è solo una questione d'amore. Un vino buono buono, da uve Trebbiano Toscano e Malvasia del Chianti, macerato 6 giorni e affinato in botti grandi e acciao.

Vino e le rose

Amore e Pische

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Ottenuto dalla vinificazione in purezza di uve Nebbiolo, prodotte in una piccola vigna con una storia alle spalle di 50 anni ubicata nella frazione di San Giuseppe nel comune di Castagnito, Amore e Psiche porta con sé il carattere audace e sfrontato dell'avventura vitivinicola di questa giovane azienda che in pochi anni ha fatto passi da gigante. Un Nebbiolo che esprime fin da subito le qualità del nobile vitigno piemontese che qui ritrova il dono della beva senza perdere il pregio di poter essere dimenticato in cantina. Felicia, Massimiliano, Gabriele e Stefano come John, Paul, Ringo e George: amore e psiche o peace and love.

La Stoppa

Ageno

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Quando dici bianco macerato, non puoi non pensare all'Ageno di Elena Pantaleoni e alla mano di Giulio Armani. Un vino prezioso da uve Malvasia di Candia aromatica, Ortrugo e Trebbiano. Un orange wine con una macerazione sulle bucce di 30 giorni, senza l’aggiunta né di lieviti artificiali né di anidride solforosa. Matura per un anno, metà in acciaio e metà in barrique usate di rovere francese. Come il nome ricorda, è dedicato all’avvocato Ageno, precedente proprietario di La Stoppa, che per primo ha creduto nelle potenzialità di un territorio che sta regalando grandi vini come il superbo Ageno.

Guccione

C

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Il bianco C nasce da uve Catarratto del territorio di Monreale, prodotto con macerazione sulle bucce e vinificazione in grandi botti di acacia. ll sorso è succoso, minerale, saporito e molto fresco. Un viso con il sorriso, a tratti amaro, di chi lo produce. Un vino schietto, che non fa sconti. Una mano a sud di nessun nord. Un bianco che chiama il bicchiere per riempirlo di colori mediterranei, di cose belle da bere e ascoltare.

Divella

Clo Clo

Risultati immagini per divella clo cloUn Blanc de Noirs, prodotto esclusivamente vinificando in purezza uve di Pinot Nero. Il Clo Clo di Alessandra Divella, a Gussago, Brescia, è uno Spumante Rosé a Dosaggio Zero, ottenuto attraverso il Metodo Classico. Fermentato in tini di cemento e affinato in barrique, riposa sui lieviti in bottiglia per tre anni, per arrivare a esprimersi con un sorso elegante e raffinato da un lato, ma deciso e netto dall'altro. Una bollicina che regala nobiltà alla Franciacorta, un Rosé che lascia senza parole.

La Fontuccia

Senti Oh!

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La Fontuccia prende il nome dall’assolata particella di terreno della prima vigna acquistata all'Isola del Giglio. Qui ha avuto inizio la storia di Giovanni e Simone Rossi, due fratelli che hanno trovato nel sapere del "Meco" le radici e le braccia di un mestiere senza tempo. Da uve Ansonica, radicate al Giglio sin dall’antichità, il Senti Oh! è il loro primo vino di queste terre dove la viticoltura si può definire “eroica”. Piccoli terrazzamenti di muri a secco tra le rocce di granito a picco sul mare, ci si arriva esclusivamente a piedi con ripidi sentieri, la vendemmia è solo manuale, le rese sono basse ma le uve sono ricchissime di profumi.

Vitovska

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Infine, non potevamo concludere il nostro articolo senza citare una delle chicche del nostro amato territorio. Stiamo parlando della Vitovska, un vitigno di confine, un tesoro del Friuli Venezia Giulia e soprattutto del Carso. Un vitigno autoctono e artigianale, che produce tra i migliori bianchi italiani, perfetta sintesi del crocevia tra cultura latina, mitteleuropea e slava. Carattere deciso, toni agrumati, minerali e salini lo distinguono, sia nelle versioni vinificate “tradizionalmente” che in quelle con macerazione sulle bucce. Il vino ha un colore giallo paglierino a volte con riflessi dorati. Molti produttori, però, preferiscono proporre la Vitovska senza effettuare chiarificazioni o filtrazioni, lasciando il vino ammantato da quel fascino antico caratterizzato da una lieve opacità. Tra i migliori produttori del Carso citiamo Skerk che coltiva 6 ettari di vigna in regime biologico da circa trent’anni, non filtra, non chiarifica e dedica un’attenzione maniacale agli eccessi ossidativi. Zidarich produce un ottimo vino dalle note aranciate regalate dalla sosta sulle bucce. Un vino che odora di buccia d’arancia, spezie, canditi e camomilla e ti sorprende per profondità e capacità d’invecchiamento. Se siete degli appassionati, consigliamo di non perdere il famoso appuntamento annuale Mare e Vitovska che offre l’opportunità di degustare i vini dei principali produttori italiani e sloveni, in abbinamento con le delizie gastronomiche della tradizione triestina.

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