rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
social

Vivere la storia a Trieste: due musei da non perdere

Storia e arte in Cavana. Epoche storiche differenti in centro città. I legami nascosti di Trieste con l'Oriente e le collezioni private che parlano di epoche passate

Trieste è una città ricca di storia e i musei che offre sono veramente tanti. Oltre ai più frequentati e noti Trieste riserva delle vere e proprie "chicche". Verso la zona di Cavana incontriamo due splendidi musei, Il Museo Civico di Storia e Arte e il Museo d'Arte Orientale

Il primo nacque agli inizi dell’Ottocento con l’intento di raccogliere i reperti storici della città ma che si ingrandì piano piano grazie a donazioni di collezioni private.
Adiacente si estende un Orto Lapidario, dove si possono trovare epigrafi, monumenti e sculture di epoca romana e visitare il tempietto neoclassico con il monumento dedicato a Winckelmann.
Al piano dell'inigresso sono esposti pezzi della Collezione Egizia, accanto a materiali archeologici del periodo romano provenienti dal territorio tergestino e aquileiese, mentre al primo piano si possono visitare le sale dedicate alla Preistoria e Protostoria locale e alcune collezioni importanti di  vasi greci nonchè vetrine dedicate alla Scrittura nell’Antichità.

A pochi passi dal Museo, scendendo verso piazza Hortis incontriamo il Museo d'Arte Orientale. È il primo museo dedicato esclusivamente all’arte orientale del Friuli-Venezia Giulia. L'edificio che lo ospita è il Palazzatto Leo, costruito nel XVIII secolo, fu di proprietà della famiglia triestina dei Leo e donato nel 1954 al Comune di Trieste dalla contessa Margherita Nugent.

Al suo interno si possono ammirare collezioni d’arte orientale, ma anche memorie e ricordi di viaggio, come armi, strumenti musicali, testimonianze di vario genere tra cui reperti antropologici provenienti dall'Asia, in particolare dalla Cina e dal Giappone, acquisiti dai Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste a partire dalla seconda metà del XIX secolo. 

Il museo si estende su quattro livelli. Il piano terra è quello dedicato alla parte introduttiva. Racconta l'origine dei rapporti tra Trieste e l'Oriente, avviati nel 1700 e sviluppatisi nel corso del 1800 quando le navi del LLoyd raggiunsero le coste dell'India, della Cina e del Giappone. Salendo al primo piano, si trova uno spazio dedicato all'arte della Cina. A parlare sono abiti, tessuti, porcellane legate ai periodi Qing e Song (XIX e XI-XIII) e molti altre sculture e oggetti legati a Confucianesimo, Taoismo e Buddismo. Gli ultimi due piani sono invece dedicati al Giappone. Collezioni di porcellane e opere d'arte di grandi maestri giapponesi vi rapiranno per più di qualche istante prima di essere conquistati dalla storia dei Samurai.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vivere la storia a Trieste: due musei da non perdere

TriestePrima è in caricamento