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Il Parco e il meraviglioso roseto di San Giovanni

Simbolo e luogo di innovazione e cambiamento nella Trieste degli anni Settanta, con il parco e il magnifico roseto di San Giovanni si è realizzata una rivoluzione di portata internazionale nel campo della psichiatria: Trieste diventa una città aperta per tutti

Simbolo e luogo di innovazione e cambiamento nella Trieste degli anni Settanta, con il Parco di San Giovanni (via Edoardo Weiss), e grazie a Franco Basaglia e ai suoi collaboratori, si è realizzata una rivoluzione di portata internazionale nel campo della psichiatria: l’ospedale e il Parco si aprirono alla città e i malati furono liberi di uscire e i cittadini di entrare.

Come si legge sul sito ufficiale parcodisangiovanni.it, nel 1908 viene inaugurato a Trieste l’ospedale psichiatrico cittadino, situato all’interno del parco. Oggi parco e città sono diventati un meraviglioso giardino aperto, un laboratorio di imprenditoria sociale dove vengono organizzate e pensate attività assistenziali e creative, proposte culturali e di alta formazione. Un luogo che si pone l'obiettivo di mettere a confronto culture diverse, espressione di mondi diversi.

Il roseto

Il roseto del Parco di San Giovanni fu inaugurato il 3 ottobre del 2009. Esso sin dall’inizio ospitava quasi 5000 varietà di rose e fu realizzato con la collaborazione della Cooperativa Agricola San Pantaleone, grazie al finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia finalizzato al recupero delle aree verdi del Comprensorio. L'obiettivo del progettista del roseto, il Dr. Vladimir Vremec, era quello di realizzare un giardino contemporaneo.

La collezione di rose presenta quindi il meglio della produzione corrente, ma anche della tradizione passata, con rose che non si trovano sul mercato. L’idea è stata quella di fare di questo roseto uno dei più significativi e grandi d’Italia. A San Giovanni, infatti, è possibile ammirare rose dedicate a personaggi famosi e molte rose particolari, oltre che per la loro bellezza, perché ottenute in periodi storici importanti. Sono presenti molte varietà ottenute da ibridatori europei come inglesi, tedeschi, francesi, olandesi e altri ma anche americane e giapponesi. Sono molte anche le rose italiane difficili da reperire. Entrando dall'ingresso inferiore del parco, un percorso si snoda attraverso la viabilità per sentieri, scale e viali alberati, in un susseguirsi di piante e rose antiche per giungere alla parte superiore, dove si trovano le rose moderne come Ibridi di Tea, rose a mazzetti, rose rampicanti inframmezzate a clematidi e a graminacee ornamentali.

In omaggio all'epoca della costruzione dell'ex Ospedale Psichiatrico è stata realizzata anche una collezione di rose Liberty, collocate in aiuole simmetriche e speculari ai lati del sentiero accompagnato da archi rivestiti di rose rampicanti dell'epoca. 

Per maggiori informazioni clicca qui.

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