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Una scoperta incredibile

Le piante possono crescere anche sulla Luna: la nuova scoperta

I risultati, descritti in uno studio pubblicato sulla rivista Communications Biology, potrebbero rivelarsi importanti in futuro per immaginare insediamenti umani sulla Luna

Se sulla Terra le piante hanno condizioni favorevoli per crescere più o meno ovunque, lo stesso non avviene altrove, ovvero su altri pianeti: la composizione chimica del suolo extraterrestre è infatti estremamente diversa da quella che ha plasmato l’evoluzione delle forme di vita vegetali. Problema che però, grazie a degli esperti, è stato superato.

Come leggiamo su Today.it, un team di ricercatori dell’Università della Florida è infatti riuscito a coltivare delle piccole piantine da fiore, le arabette comuni, meglio conosciute come Arabidopsis dalla comunità scientifica, in un campione di suolo lunare prelevato direttamente sul nostro satellite dalle missioni Apollo della Nasa.

I risultati, descritti in uno studio pubblicato sulla rivista Communications Biology, potrebbero rivelarsi importanti in futuro per immaginare insediamenti umani sulla Luna, o persino su Marte, dove la coltivazione di piante potrebbe aiutare a produrre ossigeno e alimenti per gli astronauti.

L'esperimento

Il team di esperti ha deciso di "piantare dei semi di Arabidopsis nella regolite, aggiungere acqua e nutrienti necessari alla loro crescita, e verificare come se la sarebbero cavata. Ottenere i campioni di suolo lunare non è certo cosa facile, visto che le missioni della Nasa ne hanno riportata una quantità limitatissima sul nostro pianeta. Dopo 11 anni, e tre tentativi, Rob Ferl, esperto di scienze agrarie dell’Università della Florida, ha però avuto successo, sebbene sia riuscito ad ottenere appena 12 grammi di preziosa regolite.

Vista la quantità esigua, l’esperimento si è dovuto svolgere su scala microscopica. I ricercatori hanno utilizzato vasetti delle dimensioni di un ditale, in cui hanno versato circa un grammo di regolite, inserito il seme, e innaffiato il tutto con una soluzione nutriente. La scelta dell’Arabidopsis non è stata casuale: viene infatti utilizzata come organismo modello in biologia, perché il suo genoma è stato mappato completamente negli scorsi anni. In questo modo, i ricercatori hanno potuto verificare non solo la capacità di germinare dei semi, ma anche gli effetti del nuovo ambiente sulle piantine, con un livello di dettaglio che arrivava all’espressione dei singoli geni della pianta.

Per la sorpresa degli stessi scienziati, praticamente tutti semi piantati nella regolite sono germogliati. Un’indicazione del fatto che l’agricoltura sul suolo lunare è tecnicamente possibile".

Fonte Today.it

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