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Giovedì, 28 Marzo 2024
Alcune idee

Ponte del 2 giugno tra celebrazioni, osmize e musei: cosa fare a Trieste

Domani, 2 giugno 2023, la nostra Repubblica spegnerà 77 candeline; ma qual è l’origine di questa ricorrenza e perché si celebra? Tante le iniziative per trascorrere il lungo weekend di festa in città o in natura, ecco qualche idea

Domani, 2 giugno 2023, la nostra Repubblica spegnerà 77 candeline; ma qual è l’origine di questa ricorrenza e perché si celebra? La Festa della Repubblica italiana si celebra il 2 giugno perché, proprio tra il 2 e il 3 giugno 1946, si tenne il referendum con cui gli italiani, dopo 85 anni di regno Savoia, scelsero la repubblica costituzionale, abolendo la monarchia. Dal 1948, per esempio, in via dei Fori Imperiali, a Roma, si tiene una sfilata militare in onore della Repubblica. La cerimonia attuale prevede dunque la deposizione di una corona d'alloro al Milite Ignoto, simbolo di tutti i caduti in guerra e che non sono mai stati riconosciuti, presso l'Altare della Patria, a cui segue la parata militare alla presenza delle più alte cariche dello Stato.

Inoltre quest'anno, in occasione della Festa della Repubblica, i musei e i parchi archeologici statali saranno aperti gratuitamente, così come proposto dal Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, per la prima volta nella storia repubblicana. All'iniziativa #domenicalmuseo (12 giornate l'anno), quindi, si aggiungono altre tre date ad accesso libero nei luoghi della cultura: 25 aprile, 2 giugno e 4 novembre. Le visite si svolgeranno nei consueti orari di apertura, con accesso su prenotazione dove previsto.

Tante le iniziative anche a Trieste, ma quali alternative per chi vuole passare questo ponte fuori dalla città senza allontanarsi troppo considerato il traffico da bollino rosso? Il Carso triestino è un territorio ricco di storia e tradizione: un altopiano in cui le bellezze della natura incontrano quelle di antiche usanze. Tra le tante tradizioni, famosa l’abitudine locale di "andar per frasche", cioè cercare le osmize, uno dei migliori modi per passare una giornata immersi in natura e per conoscere nel profondo le antiche tradizioni del luogo in allegria e in compagnia di o parenti degustando ottimo vino locale e prodotti nostrani. Perché non approfittare di questa bella opportunità in questo lungo weekend di festa?

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Le osmize aperte nel weekend

Come ogni settimana il celebre portale osmize.com (dove potete trovare tutte le informazioni utili) pubblica le strutture aperte tra il Carso e la prima periferia di Trieste. Di seguito riportiamo la lista completa del weekend e della prossima settimana.

  • Kosuta. Santa Croce. Telefono +39 040 220605. Aperta fino al 4 giugno 2023.
  • Beltram Skupek Alenka. Colludrozza. Telefono +39 349 1466866. Aperta fino al 4 giugno 2023.
  • Gomizelj Damijana. Rupingrande. Telefono +39 347 4798467. Aperta fino al 4 giugno 2023.
  • Branovi (Skabar Miloš). Rupingrande. Telefono +39 339 7142498. Aperta fino al 4 giugno 2023.
  • Zobin-EPP. Bagnoli della Rosandra. Telefono +39 348 8833730. Aperta fino al 4 giugno 2023.
  • Nadlišek Margaret. Cattinara. Telefono +39 335 8478333. Aperta fino al 9 giugno 2023.
  • Parovel vigneti oliveti 1898. Bagnoli della Rosandra. Telefono +39 346 7590953. Aperta fino al 10 giugno 2023.
  • Stubelj Ivana. San Pelagio. Telefono +39 040 201149. Aperta fino all'11 giugno 2023.
  • De Lišo. S. Dorligo d. Valle - Dolina. Telefono +39 388 1628305. Aperta fino all'11 giugno 2023.
  • Terčon Lisjak. Malchina. Telefono +39 040 299450. Aperta fino al 30 giugno 2023.
  • Gabrovec Ivan. Prepotto. Telefono +39 349 3857943. Aperta fino al 02 luglio 2023.
  • Šuc Erika (Agriturismo a freddo). Borgo Grotta Gigante. Telefono +39 339 2019144. Aperta fino al 3 giugno 2023.
  • Budin (Agriturismo a freddo). Sales. Telefono +39 347 1291360. Aperta fino al 4 giugno 2023.

Ricordiamo che le date di apertura sono soggette a variazioni. Vi consigliamo dunque di contattare l'osmiza per verificarne l'apertura.

Cos'è l'osmiza

Un'osmiza, è una sorta di locale tipico dell'altopiano del Carso, tra Italia e Slovenia, dove si vendono e si consumano direttamente nelle "fattorie" e nella cantine dei contadini che li producono, vini e prodotti tipici e genuini come uova, salumi, formaggi. Una delle particolarità di questi luoghi dove il tempo sembra essersi fermato è che le osmize sono, in realtà, proprio le abitazioni di questi ultimi. L'unico modo per riconoscerle è seguire le cosiddette frasche di edera e gli inconfondibili cartelli che ne segnalano l'apertura lungo la strada principale e sul cancello d'ingresso.

Il nome osmiza viene dallo sloveno osem, ovvero "otto". Erano otto, infatti, i giorni dell'anno nei quali, secondo l'editto emanato dall'imperatore Giuseppe II d'Asburgo nel 1784, a tutti i contadini del Carso era concesso di vendere i propri prodotti direttamente presso le loro case. Inoltre, veniva loro imposto di segnalare l'attività esponendo una frasca nelle vicinanze, pena la confisca della merce.

Perché andare in osmiza

Andare in osmiza è un'esperienza da non perdere. Si tratta di una vendita diretta, dal produttore al consumatore, dove è possibile gustare ottimi prodotti del luogo travolti da un'atmosfera particolare e inconfondibile. Le osmize, diffuse in tutta la provincia di Trieste e in misura minore sul litorale sloveno, sono una vera e propria istituzione. Verrete accolti in ambienti rustici e campagnoli, allestiti con semplici panche e tavoli in legno immersi nell'affascinante verde dei vigneti. Entrare in un'osmiza è un'esperienza unica, un tuffo nel passato, dove poter degustare in compagnia e in aria di festa i prodotti del territorio.

Certamente, oggi, i giorni di apertura non si riducono più ad otto, ci sono dei periodi dell'anno in cui andare in osmiza è la parola d'ordine per gli abitanti del luogo e non solo. Grazie al sito osmize.com è possibile rimanere costantemente aggiornati sui giorni e gli orari di apertura delle osmize del territorio.

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