Prošek e Prosecco, nomi simili ma vini diversi
La Croazia ha chiesto all'Unione Europea la tutela della menzione per il Prošek. La spumantistica del Made in Italy, di suo conto, chiede il diritto alla tutela del marchio a denominazione ottenuta nel 2009
Il Prošek è un vino dolce da dessert tradizionalmente proveniente dalla zona meridionale della Dalmazia, in Croazia . È ottenuto da uve da vino appassite con metodo passito. La composizione è tipicamente di Bogdanuša , Maraština e/o Vugava (tutte uve bianche croate autoctone) con versioni di fascia più alta essendo una miscela delle uve bianche di base e Plavac Mali (un'uva rossa croata).
Sebbene la parola Prošek sia molto simile allo spumante italiano Prosecco, non ci sono somiglianze tra i prodotti né per il metodo di produzione, né per lo stile, né per le uve utilizzate, e non c'è alcuna relazione tra le origini dei due nomi. Proprio a causa della somiglianza del nome, il 1° luglio 2013, l'Ue ha vietato l'uso del nome Prošek in tutti i suoi membri. La Croazia ha presentato una denuncia, poiché un viticoltore croato ha affermato che il vino era stato prodotto "per almeno 2000 anni".
Ed è recente la notizia della Croazia che ha chiesto all'Unione Europea la tutela della menzione per il Prošek. "La spumantistica del Made in Italy, di suo conto, chiede il diritto alla tutela del marchio a denominazione ottenuta nel 2009. Per la Croazia - leggiamo su il Gambero Rosso - è un 'sabotaggio da parte dell’industria italiana' del legittimo tentativo di tutelare l'originalità del vino Prošek, che vanta tradizioni e storia secolari".
Nomi simili ma vini diversi
Il Prosecco è uno spumante metodo Charmat, bianco e rosato prodotto in Veneto e Friuli Venezia Giulia da uve Glera in oltre 600 milioni di bottiglie. Il Prošek è un vino fermo, ambrato, dolce da dessert, ottenuto con basse rese dall’appassimento di varietà autoctone nella Dalmazia centrale e meridionale, realizzato principalmente da piccoli produttori.
L'opposizione italiana
Il recente tentativo della Croazia di "chiedere a Bruxelles la tutela comunitaria per questo prodotto ha scatenato l’opposizione italiana: dalla Federvini alla Coldiretti, dal sottosegretario Mipaaf, Gian Marco Centinaio, al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, fino all’Associazione colline del Prosecco Unesco.
La questione riguarda il diritto italiano di proteggere un marchio comunitario, nel rispetto del Regolamento Ue 1308/2013 sulle Dop e le Igp. La richiesta del Prošek croato - è quanto spera l’Italia - potrebbe apparire agli occhi dell'Ue un tentativo di sfruttare la notorietà di una denominazione d’origine protetta
La decisione Ue sul Prošek è attesa entro questa estate. In caso di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Ue, ci saranno 60 giorni per la procedura di opposizione italiana, preannunciata nei giorni scorsi dal ministro per le Politiche agricole, Stefano Patuanelli".
Fonte Gambero Rosso