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La presentazione

"Ritorno a Kappazero", il nuovo romanzo ambientato nella piccola isola dalmata delle spugne

È  stata presentata presso la sede della Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” di Capodistria l’ultima opera letteraria di Aljoša Curavić, il romanzo "Ritorno a Kappazero", pubblicato recentemente dalla Casa editrice Italo Svevo

È stata presentata presso la sede della Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” di Capodistria (Palazzo Gravisi, via Fronte di Liberazione 10, Capodistria), l’ultima opera letteraria di Aljoša Curavić, il romanzo Ritorno a Kappazero, pubblicato recentemente dalla Casa editrice Italo Svevo. L'autore, giornalista e caporedattore del programma italiano di Radio Capodistria, ha dialogato con Marco Apollonio, scrittore e Alberto Gaffi, editore.

Lo scrittore si colloca nel nuovo filone di letterati della Comunità nazionale italiana dell'Istria. Per la precisione quelli che non s’ispirano più alle tematiche classiche, come a esempio l’esodo o gli altri traumi postbellici, ma che traggono lo spunto dalla vita ai nostri tempi e nei luoghi di appartenenza, puntando l’accento sul disagio esistenziale e le difficoltà del vivere contemporaneo. Ed è proprio in questa cornice che si articola la vicenda narrata nel libro.

Ritorno a Kappazero, il libro

In estrema sintesi Ritorno a Kappazero è la storia del rapporto tra un figlio e un padre e del loro ritorno sull'isola natale di quest'ultimo. Isola che l'autore chiama Kappazero con un nome inventato, ma che esiste davvero con il nome di Crappano, la piccola isola dalmata delle spugne. Un romanzo in cui si percepisce il contrasto tra due diverse generazioni a confronto, che non riescono a divincolarsi l'una dall'altra, con il protagonista sospeso tra la grezza realtà dell'inospitale isola e la chimera di una redenzione in lidi lontani, che non arriverà mai.

L'autore

Aljoša Curavić è nato a Umago nel 1960. Laureatosi in Letteratura italiana contemporanea presso l'Università di Lettere di Firenze con una tesi su Scipio Slataper, è stato per dieci anni caporedattore del programma informativo di TV Capodistria, per poi assumere il ruolo di caporedattore responsabile del programma radiofonico per la Comunità nazionale italiana di Radio Capodistria. Ha pubblicato diverse opere in prosa il lingua italiana: Sindrome di frontiera (L’Autore Libri, 2003), A occhi spenti (Edit, 2009), Istriagog (Besa Editore, 2013) e Una vita in secca (Oltre Edizioni, 2019). Oltre alla narrativa ha pubblicato il libro bilingue Portami i fiori - Prinesi mi rože (Biblioteca centrale di Capodistria – Libris, 20), che raccoglie elzeviri e commenti giornalistici pubblicati in italiano e sloveno nell’arco di un decennio, e la raccolta poetica Scadenziario minimo di un viaggio senza fine (Oltre Edizioni, 2020). Alcune poesie e alcune pagine di prosa sono state pubblicate dall’Associazione degli scrittori sloveni nell’antologia letteraria Iz jezika v jezik - Da lingua a lingua.

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