Armi a polizia locale, un ex-poliziotto: «Spendere il denaro pubblico per altro»
Ha un’idea di cosa significa psicologicamente avere al fianco una pistola durante le ore di servizio ? Quaranta Uomini e Donne che da un giorno all’altro dovrebbero pensare , lavorare e concentrarsi in un modo del tutto diverso, con la consapevolezza che un solo piccolo sbaglio potrebbero portare Loro davanti ad un giudice per reati molto gravi.
Tutti ovviamente come dice il Sindaco avranno una formazione e una preparazione adeguata , ma di cosa stiamo parlando? Quando un Uomo in divisa nasce con la pistola al fianco è abituato e soprattutto inizia il proprio lavoro consapevole che al suo fianco ha un’arma che puo’ uccidere, quando invece durante gli anni di servizio , ad un certo punto qualcuno decide di armare una persona che non lo è abituata, puo’ accadere l’irreparabile.
Certo sono Agenti di P.G. e Agenti di P.S. ed avendo queste qualifiche limitatamente all’orario di servizio, le pistole poi, non potendole portare al seguito dove le custodiranno ? in 40 armadietti blindati ? Forse Lei Sig. Sindaco permetterà magari con un’ordinanza di custodirle ognuno a casa propria e quindi obbligare tutti i destinatari di avere un luogo idoneo per custodire l’arma?
Economicamente immagino sarebbe una spesa enorme e visto le problematiche in altri settori, credo sia meglio spendere tanto denaro pubblico per altre categorie. Ci sono già in tutta la città centinaia di pistole che girano 24 ore su 24 e non ne servono altre, Carabinieri, guardie giurate e Poliziotti solo per citarne alcuni.
Ma com’è possibile che vengano in mente queste idee a chi dovrebbe assicurare la serenità e tranquillità alle famiglie Triestine ?
I vigili urbani hanno e devono avere il rispetto totale perché comunque sono persone che rischiano ogni giorno la loro vita, ma armarli significa aumentare la possibilità di incidenti e non di carattere stradale.
Io scrivo da esperto nel settore visto che per quasi 30 anni ho svolto il mio servizio di Agente della Polizia di Stato in questa mia amata città (24 ore su 24), dunque concittadini protestate per questa assurdità e vi informo che a Trieste le pistole sono state usate due o tre volte negli ultimi trent’anni (a scopo intimidatorio tranne per un caso dove è deceduto il compianto collega Luigi Vitulli) e quindi non ci sono assolutamente problemi di sicurezza al livello di sparatorie.
Inoltre per lavorare di notte ci vogliono persone che ti insegnino le diversità di cosa significa farlo spesso al buio e con individui ben diversi da quelle che incontri di giorno, ma se ben ricordo non ho mai visto un vigile urbano in città dopo le 02 e dunque essere sbattuti nel cuore della notte e nel totale sbaraglio significherebbe solo aumentare il rischio per la propria e altrui incolumità.
Ovviamente questa “illuminazione” dei nuovi pistoleri è dovuta solamente al movimento politico in atto, ma sono sicuro che il Sindaco dopo aver sentito i cittadini ritornerà sui suoi passi, senza ascoltare chi sotto di Lui vuole militarizzare la nostra amata città.
Cudicio Maurizio.