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Chiavegatti «Noi di destra messi al bando dalla società del politicamente corretto»

Chiavegatti NOI PATRIOTI, NOI NAZIONALISTI, NOI DI DESTRA.... NOI I MALEDETTI DAL "SISTEMA"!

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

E' necessario che si sappia infine che essere patrioti, nazionalisti, militanti o simpatizzanti di destra implica subire molestie, boiccottaggio, calunnie, distruzione sociale. Testimoniate!

Dichiararsi ufficialmente di destra oppure essere identificati come di destra; dichiarare pubblicamente che sostieni il "partito" di destra o che partecipi all'azione politica del "partito" di destra è prendersi il rischio di essere messi al bando dalla società del politicamente corretto.

Anche se la diavolizzazione funziona in parte, tutte le persone oneste sanno che ci sono dei "partiti", "movimenti" e persone politiche che non sono mai stati trattati dai media, dalla classe politica e persino dalla magistratura come tutti gli altri.

Quando vengono definiti i termini più "elogiativi" sono "populisti" o di "estrema destra", i successivi sono: razzisti. fascisti, nazisti e persino "topi di fogna".

Anche se un tale trattamento è osceno, i militanti i dirigenti politici sono abituati a questo tipo di "insulti". Sanno che ongni mattina, leggendo giornali e non solo, bisogna "ingoiare questi insulti gratuiti".

Con il politicamente corretto "calunniate, calunniate che resterà sempre qualcosa" e rovesciando odio e parole nausebonde, "i policamente corretti" attizzano l'odio. Così che, una volta marchiati a ferro, i patrioti, i nazionalisti, quelli di destra non resta loro che due scelte: la prima, murarsi nel silenzio e fondersi nella massa abbassando la testa e rinnegando se stessi (vedi scelte come appoggiare un candidato sindaco a Trieste Dipiazza/Alfano), oppure - la seconda, per i più determinati come il sottoscrito che vi scrive - dichiarare e proclamare le proprie idee e vedersi rigettati e spesso esposti anche a rappresaglie che possono durare tutta una vita e anche oltre.

E' necessario che si sappia, infine, che essere militante e/o simpatizzante di un partito, di un movimento "fuori dal sistema" implica subire dei tormenti nella vita studentesca, sociale, lavorativa.

Da invisibili abbiamo subito. Ecco! Desidero rendere visibili le ingiustizie che abbiamo subito, le sofferenze che abbiamo provato, siamo stati "i bannati" dal sistema, i "maledetti", i "topi di fogna".

Per questo motivo e ovviamente per tanti altri per primo per il bene della mia città TRIESTE per cercare di dare un futuro migliore a mio figlio di 5 anni ho deciso di espormi e proporre la mia candidatura a Sindaco.

A voi... e per il resto... a noi! In alto i cuori.

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