La Cina di nuovo alle prese con l'epidemia da Covid, l'opinione dell'epidemiologo
Le stime di milioni di morti attuali e futuri o che i forni crematori sono sempre in funzione, vengono fornite da fonti indipendenti ma è difficile fare una reale previsione per il futuro in assenza dei dati reali cinesi. Il virus, infettando le cellule dell'ospite, muta e più infetta più muta, ricombinandosi perde o acquisisce pezzi di genoma. Bastano un paio di geni e cessa di essere patogeno oppure lo diviene di più e si creano nuove varianti come cerberus, centaurus e griphon. In Cina ci sono 1 miliardo e mezzo di abitanti quindi le probabilità di mutazioni spontanee in corso di contagi massicci e diffusi cresce a dismisura. Nessun patogeno o parassita ha interesse, da un punto di vista evolutivo, a divenire sempre più aggressivo al punto da eliminare l'ospite, ed infatti in natura non accade infatti è quello che sta succedendo nel mondo con il passaggio da epidemia a endemia Il regime cinese è tradizionalmente reticente nella comunicazione, sia per ragioni politiche che per inadeguatezza del sistema di sorveglianza locale ma attualmente ha deciso,dopo lockdown militarizzati e vaccinazioni inefficaci, il liberi tutti sorprendendo il mondo per il cambio di strategia.
A cui si aggiunge la cessazione di qualsiasi dato ufficiale. I viaggi aerei diretti da e verso la Cina. Gli spostamenti aerei durano molto meno dell'incubazione delle malattie infettive, per cui una persona arriva in perfetto benessere, mentre sta incubando, supera i controlli aeroportuali e si ammala, alcuni giorni dopo avendo determinato dei contatti secondari. Quindi ottima la circolare del ministero della Salute sui tamponi da fare ai cinesi arrivo a Malpensa o Fiumicino, ma senza un coordinamento europeo cosa vieta ai cinesi di scendere, ad esempio a Francoforte, e poi arrivare in Italia per altre vie.