"Il Coronavirus diverrà endemico?", la riflessione dell'epidemiologo Zorzut
L'andamento epidemico di questo periodo, sostenuto per 2/3 dalla variante Delta e per il resto da Omicron se fosse valutato solo in base ai numeri dei nuovi positivi sarebbe di estrema gravità in quanto la 4 ondata è di gran lunga la peggiore di tutte. Ma non se allarghiamo la valutazione ad altri parametri le cose, nella sostanza, non stanno così. I ricoveri in terapia intensiva e nei reparti ospedalieri ordinari, sebbene in lieve costante aumento, non hanno subito pari incremento, anzi. I PS non sono sotto pressione in modo ingestibile.
I decessi sempre drammatici, avrebbero potuto/dovuto essere di centinaia al giorno con questo numero di contagi quotidiani, ed invece ciò non sta accadendo. Inoltre i tanti positivi sono conseguenza del numero elevatissimo di tamponi antigenici e molecolari che vengono eseguiti ogni giorno, nell'ordine di un milione. Il Rt =1,18 non è cresciuto come sarebbe stato lecito attendersi se si valutano gli andamenti delle 3 ondate precedenti ma anzi sembra stabile e tendente sempre più a 1 o meno che significherebbe endemia e conseguente fine dell'epidemia. I positivi, mai come in questo periodo, sono asintomatici o presentano sintomi banali che si risolvono spontaneamente, a casa, in pochi giorni. La variante Omicron è molto più contagiosa ma anche molto meno aggressiva della Delta.
Il vaccino è decisivo
Le vaccinazioni, prima con il ciclo a due dosi e ora con il booster, nonostante la durata immunitaria sia inferiore a quanto sperato, sono decisive in questa evoluzione, anche se quasi 6 milioni di italiani, ancora, rifiutano la profilassi vaccinale. Le misure di contenimento (mascherine, distanziamento, disinfezione delle mani) continuano ad avere la loro utilità. I tracciamenti che è bene dirlo con questi numeri e con questi effetti clinicamente asintomatici ricordano il tentativo di vuotare lo stagno con un secchio. I positivi quotidiani non sono più un indicatore significativo per valutare l'evolversi della pandemia. Il Covid-19 a forza di mutare milioni di volte al giorno per errori di replicazione diventerà un malanno stagionale, poco più che un raffreddore per alcuni, o una malattia più pericolosa come l’influenza per altri, ma pur sempre gestibile, parte integrante delle nostre vite, non troppo impattante sulla quotidianità, sugli affetti e sull’economia. Se non accadrà questo inverno succederà in futuro e il Sars-CoV 2 diventerà un virus endemico con cui conviveremo.