"Ero preoccupata per il ritorno a scuola dei miei figli. Mi sbagliavo": una madre ringrazia il Dante
Sono una mamma di Trieste, i miei figli frequentano l’Istituto Comprensivo Dante Alighieri. Il più piccolo la scuola Primaria Sauro e il più grande la media Dante. Per la prima volta nella loro vita scolastica i miei figli non vedevano l’ora di ricominciare scuola. Come non capirli? Tutti siamo stati costretti a rimanere chiusi in casa senza vedere nessuno ma ai bambini e ai ragazzi quest’emergenza ha tolto la socialità scolastica, la frequentazione degli amici. Ma di questo si è detto e discusso ampiamente e non era di questo che volevo scrivere.
Le paure dei genitori
Se loro non vedevano l’ora di entrare in classe io e papà, pur aspettando con un comprensibile sollievo l’inizio della scuola, avevamo un po' paura. Paura di come sarebbe stato gestito il rientro, paura per noi, per loro e per quello di cui potevano farsi portatori con i nonni e le persone più fragili con cui inevitabilmente sarebbero entrati in contatto. E soprattutto paura per la gestione che ci aspettava, che con due figli è sempre difficile e faticosa: conciliare i nostri lavori con i loro orari, sport, compiti.
Gli interrogativi
Se il piccolo fosse entrato alle 9.30? chi l’avrebbe accompagnato visto che tutti e due iniziamo a lavorare alle 9.00? Se gli orari scolastici del grande non gli avessero permesso di fare sport? Se a uno dei due o a entrambi fosse toccata la lezione a distanza? Chi li poteva seguire e aiutare da casa come abbiamo fatto con uno sforzo immane durante la quarantena? Invece è andato tutto bene, sta andando tutto bene. Il nostro Istituto, la nostra dirigente dottoressa Dell’Antona e tutti i suoi collaboratori hanno meticolosamente programmato un rientro che fosse sicuro, ma anche il meno possibile diverso da quello a cui eravamo abituati.
Il ringraziamento
Certo, i disagi ci sono: due sezioni delle medie sono state spostate in succursale, i bambini devono stare molto tempo con la mascherina, non ci si può permettere i ritardi che (troppo) spesso accadevano gli anni scorsi. Ma stanno andando a scuola, sono sereni, gli orari sono rimasti gli stessi a parte pochi minuti. Avevo molta paura che la nostra scuola, con le sue poche risorse e i suoi tanti iscritti, non sarebbe stata all’altezza della situazione. Mi sbagliavo. E per questo mi sento di ringraziare, come genitore (e so di farlo anche a nome di molti altri) un Istituto e una Dirigente che hanno saputo affrontare e risolvere nel migliore dei modi un rientro difficile e pauroso. Grazie, da tutti noi.
Federica Mancini