Europa League: Luka Koper batte Celik Nikšić e si qualifica al secondo turno preliminare
9-0 complessivo per gli uomini di Vanoli, apparsi nettamente più in palla dei montenegrini
Il Luka Koper regola al ritorno 4-0 al Bonifika di Capodistria i montenegrini del Celik Nikšić (squadra arrivata lo scorso anno terza nella Prva crnogorska fudbalska liga, la massima serie del Montenegro) confermando la netta superiorità nei confronti dell'avversario, già peraltro evidenziata nel rotonda vittoria per 5-0 all'andata.
Davanti ad un migliaio di spettatori e sotto una pioggerellina sottile ma insistente (specie durante il corso di tutto il primo tempo), la squadra di coach Vanoli parte subito a razzo, realizzando il gol del vantaggio già al 10' con Jaka Štromajer, e raddoppiando quattro minuti dopo su calcio di rigore messo a segno da Goran Galešić, propiziato da un fallo da ultimo uomo su chiara occasione da gol dell'estremo difensore del Celik Giljen, correttamente espulso dall'arbitro ucraino Zhabchenko, che ben ha diretto un match non particolarmente maschio ed animato.
Partita che nel corso del primo tempo non ha riservato grosse emozioni, con il Koper a fare la partita ed il Celik a tentare il contropiede. Match che si ravviva soltanto alla fine del secondo tempo con il terzo gol messo a segno allo scoccare del 90' da Matej Pučko e quattro minuti dopo Goran Galešić mette a segno la sua persona doppietta con un gol propiziata da un grossolano errore della difesa montenegrina che regala al giocatore sloveno una palla facile da insaccare in contropiede.
Risultato finale totale nei due match 9-0 per il Koper, che ben evidenzia il grosso divario qualitativo e tecnico tra le due squadre.
Koper che si qualifica quindi per il turno successivo di Europa League, dove troverà gli azeri del Neftçi Baku, classificatisi quarti nella Premyer Liqası (il campionato dell'Azerbaigian) dell'anno scorso, dopo però aver vinto tre campionati di fila.
In questo secondo turno preliminare entra in campo anche il Gorica, che dovrà vedersela contro i norvegesi del Molde.
Luca Marsi