Una data per la festa di Trieste, la proposta di un lettore
Tra poco arriverà la primavera e si ricomincerà a parlare nuovamente della festa del Friuli e delle nuove sovvenzioni regionali che prenderà per poterla organizzare. Anche a Trieste l’anno passato si stava parlando di farne una a ricordo dei molti fatti importanti che hanno segnato positivamente la nostra città come l’Atto di dedizione del 1382 di Trieste agli Asburgo, oppure la creazione del Porto Franco oppure date che coincidano con la vita della Signora di Trieste e cioè l’Imperatrice d’Austria Maria Teresa. Penso sinceramente che tutto possa mancare alla nostra città fuorchè la storia e quella con la “S” maiuscola per cui penso che se si voglia fare qualcosa di storico-culturale serio date e argomenti non mancano certamente. Già anni orsono avevo fatto più di una proposta in merito perché se c’è una cosa che la nostra città deve riacquistare in modo preponderante, se vuole non essere fagocitata dal Friuli, è proprio la sua vera identità e il suo meraviglioso dialetto.
Una festa di due giorni
Per questo in questo momento topico che sta vivendo sarebbe bello proporre una festa della durata di almeno due giorni dove proporre qualcosa di trecentesco come ad esempio una sfilata che ricordi le Tredici Casade per quanto riguarda tale periodo e un ballo in costume che ricordi i fasti dell’Ottocento da completare con due serate al Rossetti dedicate allo spettacolo con artisti strettamente autoctoni che proponessero appunto spaccati d’arte varia. (penso all’enorme affluenza di gente che ci sarebbe) Cosa intendo per spaccati di arte varia? Ma ad esempio incominciare con un repertorio di canzoni melodiche, swing e di musical che potrebbero essere interpretate per esempio da nostri cantanti come la Crocini, Postogna, i Zannier e la Suculin, per poi passare ad esempio a repertori d’operetta con Binetti, Mazzuccato, Cosotti, Zanetti, Prestinenzi e Colautti il tutto diretto dall’orchestra del FVG diretta dal maestro Gessi.
I personaggi da invitare
Poi si potrebbe inserire anche una parte comica che in questo momento vede il trio Maxino, Furian e Bombacigno leader indiscussi di questo tipo di repertorio. Come presentatore della manifestazione ci vedrei bene sia Bosazzi che anche lo stesso Zannier, appunto nella doppia veste tanto apprezzata sia di cantante che di show man. Tante altre ipotesi sarebbero possibili come ad esempio l’inserimento di personaggi della cultura, dello sport e perché no anche della politica. Queste sono alcune proposte che si potrebbero fare a chilometri zero in quanto molti degli artisti, che io conosco personalmente, risiedono in loco e che forse sarebbero disposti a dare la loro adesione, e perché no non sarebbe male, con l’occasione invitare come ospite d’onore un certo Teddy Reno e signora? Pensateci gente, pensateci. Fabricci Paolo