LA TRIESTE FIN DE SIECLE DEI BOMBEN AL CAFFE' STELLA POLARE
Che l’amicizia che mi lega al Duo Bomben influisca sulla mia modestissima valutazione positiva nei confronti dei quadri di Furio può starci ma invito sinceramente tutti quelli che amano guardare la nostra meravigliosa città in una veste retrò, (siamo nel periodo a cavallo tra la fine 800 e i primi del 900) ad andare a vedere la loro mostra (dico loro perchè con la moglie Mara, nota scrittrice, sono ormai una unica identità) in uno dei caffè più belli e noti di Trieste e cioè al Caffè Stella Polare fino al 31 di gennaio 2018. Non essendo io un esperto di pittura ma solamente uno a cui piace fotografare e avendo tra i vari soggetti preferiti anche quello d’ immortalare scorci della nostra città ,mi sento di dire spassionatamente che quelli esposti da Furio sono veramente coinvolgenti e ti fanno guardandoli, ritrovare quei momenti di vita vissuta che secondo me molti miei concittadini sapranno apprezzare. Tra le varie opere esposte troviamo il Canale del Ponterosso con le navi attraccate ai lati, le rive con il treno che le attraversa, Piazza della Borsa e Piazza Grande, il castello di Miramare, le vie principali e storiche della nostra città attraversate dai tram a cavalli, la stazione dei treni di Opicina e per non farci mancare niente anche il nostro agognato tram che nell’opera rappresentata dall’ artista sta per arrivare alla fermata dell’ Obelisco, il tutto con tratti a china in parte dettagliati e in parte velati ricreando, per chi li osserva, delle immagini oniriche di un tempo ormai trascorso.(questa è la sensazione che ho percepito guardandoli) Chiudo solamente con il ringraziare sia Furio che Mara per l’accoglienza meravigliosa che ogni volta mi regalano quando li vado a trovare e sono sicuro che saranno altrettanto disponibili con chiunque vorrà andare a vedere la loro mostra e credetemi è un vero peccato non perdere almeno una mezz’ora di tempo sorseggiando un buon caffè caldo e ammirando questi dipinti, per ritornare anche solo per un momento, a rivedere la nostra città immersa nel suo e nostro meraviglioso passato. Fabricci Paolo