Apertura confini: "Speriamo non sia l'ultima presa in giro per i commercianti e le attività di Trieste"
Per mesi ci hanno fatto il lavaggio del cervello ripetendo come un mantra... "andrà tutto bene" e "la salute prima di tutto"... d'accordo, c'era un problema sanitario legato alla mancanza di posti di terapia intensiva. Adesso però torniamo a vivere perché il rischio zero non esiste. E vivere con la paura non è ciò che voglio lasciare in eredità alla prossima generazione. Continuano a limitare le nostre libertà.. con quale diritto. E con quale fine? La salute di tutti. Buona scusa per non rimandare una decisione che diventerà ineludibile il prossimo 3 giugno, ovvero... liberi tutti. Inevitabile perché con l'apertura dei confini non ci sarà un triestino che non andrà a fare la spesa, bere un caffè o prendersi la tintarella nelle vicine Slovenia e Croazia dove di fatto la pandemia e finita. Dove di fatto si è tornati alla vita di prima. Per buona pace delle attività commerciali di Trieste che dovendo rispettare le prescrizioni del governo obbligano i cittadini a ridicoli protocolli per provare abiti, calzature o per bere un caffè o una birra con gli amici. Purtroppo temo che l' isteresi delle decisioni politiche prese non darà la risposta che io ritengo essere l'unica. Al contempo vedo già le casse delle vicine attività slovene che si riempiranno dei nostri soldi che invece dovrebbero restare in Italia; una volta ancora gli amici sloveni che si prenderanno beffa di noi triestini e italiani (a ragione e senza nostra colpa) . Noi teniamo alla libertà ma se il governo non ce la riconosce immediatamente ce la prenderemo da soli, senza rivolte, come al solito, senza rumore. Noi cittadini di frontiera andremo a spendere il nostro tempo e i nostri soldi dove la libertà è tornata (a meno di 10 minuti di macchina). E le attività commerciali di Trieste? Per loro solo la campana a morto, stritolate dalle rassicuranti procedure messe in campo dai svariati comitati tecnici, ci cui membri probabilmente siederanno nel tavolo vicino al nostro. Alla salute! e all'ottimismo!