"Finalmente la svolta finale?" un lettore riflette sul Parco del Mare
Ho appreso dalle pagine del quotidiano e dai media locali che finalmente è stato fatto un passo importante e decisivo per la realizzazione del Parco del Mare ed è quello relativo all'acquisto dell'area di proprietà della Trieste Navigazione con annesso Porto Lido da parte della Camera di Commercio della Venezia Giulia e del suo promotore il presidente Paoletti. A questa notizia si sono succedute quelle della cordata di privati che garantiranno assieme alla finanziaria Iccrea l'ammontare di 24 milioni di euro pari al 50 percento della spesa totale e cioè la Costa Edutainment con a capo il presidente Giuseppe Costa che gestisce già quello di Genova, di altri in Italia e a Malta, e la Icop di Vittorio Petrucco che dopo la costruzione della Piattaforma Logistica si occuperà anche di quella relativa al progetto.
Le posizioni passate
Voglio far notare che il costo stimato di tale opera si aggira intorno ai 44 milioni di euro e che il rimanente 50 per cento sarà a carico della Regione FVG e della Camera del Commercio e che il tutto sarà realizzato entro il 2024. Questa volta inoltre non ci sono enti contrari come in passato in quanto sia la Regione da sempre favorevole, sia la Soprintendenza e adesso anche il Comune, anche se va ricordato che nel passato sia durante il mandato del sindaco Cosolini che quelli dei precedenti del sindaco Dipiazza le cose erano andate ben diversamente.
I tempi sono cambiati
Perché tutti favorevoli? Penso che i tempi siano cambiati e che tutti quelli che allora vedevano il turismo nella nostra città come un mordi e fuggi, ora hanno scoperto che Trieste ha delle potenzialità enormi e che forse un'attrazione come questa non può che far bene in un delicato momento come quello che stiamo vivendo. Inoltre, vorrei ricordare le parole di Costa a riguardo di quello di Genova quando ha sottolineato che tale opera ha cambiato notevolmente la storia della loro città. A questo punto penso che dovrebbero cadere tutti i pregiudizi sia per la parte costruttiva (da parte delle neoassociazioni che temevano per l'incolumità della Lanterna in quanto, la nuova costruzione, non la oscurerà visto che la sua massima altezza sarà di 12 metri) e sia dagli ambientalisti che penso saranno d'accordo con me che i futuri ospiti di queste modernissime vasche staranno sicuramente meglio di come sono stati.
I visitatori
Ora veniamo ai famosi 600 mila visitatori annuali che, secondo le stime, dovrebbero essere il minimo per tenere in vita questo progetto. Io ritengo che tale calcolo sia stato fatto da esperti e ridimensionato rispetto a quelli fatti in passato ma vorrei solo elencare un paio di cose che, da inesperto, ritengo siano fondamentali. A tutti gli scettici e contrari chiedo: avete mai pensato alle ricadute positive per la nostra citta? Pagamenti dei parcheggi, pranzi e cene nei locali cittadini, gadget e acquisti nei nostri negozi, posti di lavoro altamente qualificati all'interno del Parco, sinergie con le nostre strutture scientifiche come l'OGS e l'Università di Trieste e, non per ultimo ma fondamentale, a quale range di utenti questo progetto si rivolgerà?
L'indotto
In tal caso mi viene da pensare a tutte le famiglie con bambini sia nazionali che di molti stati esteri a noi vicini che con la scusa di venirlo a visitare si fermeranno ad ammirare le altre innumerevoli nostre bellezze. Concludo con un augurio, fatto da uno che è sempre stato un assertore di tale progetto fin dalla prima ora, al presidente Paoletti che proceda con un “avanti tutta” per far sì che si possa finalmente cancellare quella odiosa frase che perseguita questa città del “no se pol” e che, una volta fuori da questa pandemia, Trieste torni più forte che mai sia per quanto riguarda la parte turistica che per quella che già eccelle da tempo.
Firmato
Fabricci Paolo