«Basta rapine, scippi ,furti». L'appello di un cittadino: «Vogliamo la certezza della pena»
L'appello e lo sfogo di Maurizio, il figlio dell'anziana recentemente derubata in viale d'Annunzio da uno scooterista: «Rapine, scippi, furti in abitazione nella nostra città e quando questi ti colpiscono di persona li senti sulla pelle e ti vien voglia di farti giustizia da solo. Ma non bisogna arrivare a questo punto che deve essere l’estrema ratio. Esiste una legge, un codice penale e quindi il famoso braccio della legge (forze dell’ordine) che ha tutte le possibilità di evitare che questo accada.
Ma cosa manca allora? Perché anche la nostra amata città soffre così tanto la delinquenza? Domande alle quali è facile dare una risposta. Non esiste la certezza della pena. Io personalmente ho arrestato numerose persone resisi responsabili dei reati sopra citati e il giorno dopo l’arresto erano con me al bar a sorseggiare una birra. Basta con le attenuanti generiche, Basta con le misure alternative alla detenzione solo perché non ci sono carceri ! ma cosa sono le semilibertà, libertà vigilata, obbligo di firma o gli assurdi arresti domiciliari? Sono ferie per i delinquenti?
Mia figlia rapinata ( supermercato Campanelle), mia mamma scippata (viale d’Annunzio) nell’arco di poco più di un mese e dopo aver urlato per anni in polizia che la certezza della pena non esiste, siamo sempre fermi punto a capo. Trieste è una città sana, quasi 30 anni di squadra volante nella mia città mi ha fatto conoscere il lato marcio e non siamo però al livello così basso nel fattore sicurezza. La politica ci mangia sopra con titoloni da prima colonna sui giornali, ma allora se volete fare qualcosa veramente di utile per la città , cari politici lottate tutti per la sicurezza della pena e avrete con voi l’intera città».