Ricreatori comunali bistrattarli: necessario rilancio ed investimenti
Curioso come i Ricreatori, vanto della nostra città e preziosa eredità austroungarica, vengano alternativamente esibiti con orgoglio per poi bistrattarli in maniera più o meno sottile.
In questi giorni sono usciti comunicati dei Sindacati che denunciano carenze nel personale e nelle attrezzature; ma quello che i più ancora non sanno è che proprio la prossima settimana, in un incontro con i rappresentanti dei ricreatori, verrà dibattuta la proposta di non permettere più di uscire in autonomia dal ricreatorio A TUTTI I MINORENNI, da settembre.
Sicuramente adolescenti, abituati ad entrare e uscire da scuola e attività varie in maniera autonoma, faranno a gara per entrare in una struttura dove si trovano rinchiusi finchè "mamma/papà non li va a prendere".
E quanti genitori/lavoratori, che finora sapevano che i figli non restavano a casa soli ma potevano passare alcune ore in una struttura educativa, si troveranno costretti a rinunciare per eventuali incompatibilità di orario?
Ricreatorio da sempre, a Trieste, significa possibiltà per tutti di praticare diverse attività, sport, musica, teatro, in modo quasi gratuito. Un valore aggiunto, anche culturale. Che andrà perso.
Va detto che la normativa vigente, in materia, è poco chiara, e alcuni dirigenti scolastici o amministratori si sono trovati in Tribunale per episodi accaduti a minori che erano già usciti dalle strutture di cui si occupano.
Ciò non toglie che, a partire dalla scuola secondaria, i ragazzi escono in maniera autonoma anche dalla scuola.. Fa parte anche del processo di crescita ed indipendenza, concedere una graduale autonomia ai ragazzi, e i genitori non possono essere scavalcati, in questa loro scelta, da un dirigente timoroso di assumersi delle responsabilità, che competono al ruolo che si è assunto, e per il quale è pagato.
Fortunatamente i rappresentanti dei genitori di alcuni ricreatori si sono già mossi.. ma è importante restare informati, e sensibili, per non farci togliere, quasi di soppiatto, questo servizio. Per non trovarci con i ragazzi per strada.
Di soppiatto, sì. Anche perché a discapito delle promesse precedentemente fatte, anche stavolta si è calata una decisione dall'alto. E l'incontro con i rappresentanti, dopo pressanti richieste, è fissato ma solo alla vigilia di un ponte, in cui tra l'altro si andrà a votare.. Ancora ignari, giocoforza, di cosa è stato deciso sull'argomento.