"Suoni del Danubio", l'operetta a Trieste non tradisce: grande successo in città
Tempo fa avendo saputo che Alessio Colautti stava organizzando una manifestazione al Rossetti dal nome "Suoni del Danubio" ed essendo io uno dei "Tanti" triestini amanti dell'operetta, decisi d'acquistarne i biglietti anche se con un pò di titubanza sapendo che tali arie erano quasi tutte in lingua originale e cioè ungherese e tedesco,(le due lingue più utilizzate per rappresentare l' operetta nel mondo) inoltre con me convincevo a venire sia mia moglie Lorena che la sorella di mia cognata Caterina con il pericolo di sentirmi l'eventuali imprecazioni se lo spettacolo fosse stato noioso ed incomprensibile.
Che dire Colautti una ne pensa e cento ne fa e sentendo i commenti sia dei miei familiari che la risposta del pubblico in sala (ho saputo che anche la seconda serata aveva il pienone come la prima) non posso che essere rimasto più che soddisfatto in ogni sua parte.
Premettendo che non sono un esperto ma solamente un'amante di questo genere di spettacolo, posso dire che tutto è stato perfetto, dall'orchestra sinfonica diretta dal m.to Laszlo Maklary che dalle voci soliste sia maschili che femminili, (notevole il duo Monika Fischl e Gergely Boncser) come pure il balletto e le coreografie, (stiamo parlando del Teatro Nazionale dell' Operetta di Budapest ) ma la cosa che sinceramente ha colpito non solo me ma tutto il pubblico presente è stata quella di vedere i cantanti esibirsi anche in passi acrobatici di danza continuando imperterriti la loro performance vocale.(splendido il duo Annamari Dancs e Miklos -Mate Kerenyi)
Per il resto il poliedrico Colautti si esibito sia come presentatore che come cantante che anche nella veste di ballerino,cantando e ballando insieme agli altri membri del cast magyaro in varie arie conosciute e anche duettando con la partener della serata la brava e simpatica Marzia Postogna.
Sicuramente uno spettacolo da ripetere il prossimo anno sia per la sua bellezza che per il riscontro di pubblico che ha ottenuto confermando ancora una volta il detto del nostro tenore Andrea Binetti il quale cita sempre la seguente frase: "L'Operetta è viva.......Viva l'Operetta" e di questo chi ne è stato spettatore queste sere lo potrà ancora una volta confermare.
A questo punto vorrei indirizzare un ultimo appello alle forze politiche locali e a quelle che eventualmente subentreranno con una preghiera da parte di tutti,ed è quella d' incominciare a sostenere questi spettacoli e l'operetta tutta in quanto è e sarà sempre parte delletradizioni e della cultura della nostra città, (e ne è la dimostrazione la volontà magyara di venire ad esibirsi proprio qui da noi) e che va difesa e valorizzata come lo era una volta.
Per concludere vorrei esternare un ringraziamento a nome di tutti ad Alessio Colautti per quanto fatto fino adesso, e un "AVANTI TUTTA" per fare in modo che tutte le forze locali si uniscano e che presto in cielo ritornino a risplendere assieme le nostre due bellissime stelle quella del Festival dell' Operetta e quella di una Trieste sempre più bella e traboccante di quella cultura che l'ha sempre distinta in passato.
Fabricci Paolo