Filodrammatico, l'appello a non buttare via la storica targa
Questa volta vi scrivo perché volevo associarmi ad una richiesta fatta da Alessio Colautti in una trasmissione di Sveglia Trieste della nota emittente televisiva Telequattro a favore della salvaguardia della vecchia e originale insegna del Teatro Filodrammatico di via degli Artisti. Questa mia richiesta non viene fatta solamente per il rapporto d'amicizia che ho con Alessio ma bensì perchè trovo che tale iniziativa oltre che ad assere lodevole da parte sua sia una cosa giusta come giusto che si cerchi di preservare qualunque manufatto di un certo valore che riguardi il passato storico della nostra città.
Molte cose che riguardavano la storia di Trieste sono state deturpate o addirittura smantellate in passato e non voglio mettermi qui a ricordarle in quanto credo che molti dei miei concittadini ne siano a conoscenza, ma visto che abbiamo salvato e restaurato perfino cose che riguardavano periodi bui della nostra storia, credo che non debba essere Colautti a sobbarcarsi la spesa d'acquistare questa insegna ma sia un doveroso obbligo del Comune o della sovrintendenza preservarlo e donarlo al Museo Teatrale Carlo Schmidl di Trieste a perenne ricordo di uno dei tantissimi e meravigliosi teatri divenuti poi cinematografi che erano l'orgoglio culturale della nostra città.
Concludo sperando che ciò avvenga al più presto affinchè questa insegna, con i lavori in corso che si stanno facendo su tale edificio non venga danneggiata, e se qualcuno vuole in qualche modo far entrare la politica nostrana a riguardo, ricordo che la persona che ritengo più in alto di tutte ha, in una certa circostanza, detto una frase storica che cito più che volentieri ed è quella: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra” e se questa la dovessimo applicare a tutti potremmo con le pietre che ognuno è costretto a non poter gettare in quanto sicuramente peccatore, interrare la nostra costa da Trieste fino a Monfalcone almeno. Fabricci Paolo