«Terrorista ucciso a Milano, assurdo divulgare nomi degli agenti e indirizzi di residenza»
«Alcuni poliziotti in seguito ad un normale controllo, hanno ammazzato un terrorista ricercato in tutta Europa. Immagino che subito sia stato avvisato il capo della Polizia e il Ministro dell’Interno che incredibilmente non hanno immediatamente ordinato di non far comparire da nessuna parte, i nomi e cognomi dei Poliziotti che hanno partecipato all’azione.
Invece dopo poche ore su quasi tutti i media e in tanti siti internet sono apparsi e non solo addirittura dove prestano servizio e mancava solo mettessero il civico di dove risiedono con le loro famiglie. Ma possibile che non ci si renda conto della pericolosità delle divulgazioni di queste notizie? Ora come potranno vivere queste famiglie dei poliziotti consapevoli che questo tipo di terroristi non perdonano mai?
Perché non hanno avvisato i poliziotti interessati di non farsi intervistare da nessuno per evitare di mettere a repentaglio la loro vita e quella delle Loro famiglie ? Mille domande senza risposta e oramai “la frittata è fatta” , sono stati intervistati addirittura dal letto dell’ospedale, quindi tutti hanno potuto vedere anche i loro volti e non sara’ difficile trovarli. Speriamo solo che i terroristi non abbiano dato tanta importanza alla morte del delinquente di turno e se ci saranno delle ritorsioni, sappiamo già chi sarà il responsabile.
L’assurdità più grande è che il Ministro dell’Interno intervistato dopo alcune ore dall’accaduto, ha avvisato tutto il personale in divisa di stare con gli occhi aperti per probabili ritorsioni verso gli operatori delle forze dell’ordine. Dopo il danno anche la beffa. Non hanno ne nome ne cognome, i poliziotti intervenuti sono EROI punto e basta».
Maurizio Cudicio