Trieste unita: il grande merito di Mehmeti e Mbock
La questione Triestina, con il suo futuro incerto sempre appeso ad un filo sottile, tra la sua salvezza ed il definitivo tracollo, è sicuramente l'argomento principale dell'estate 2014 in città.
Ciò che emerge chiaramente è la completa insoddisfazione da parte di tutta la città (ivi comprese Istituzioni e tifosi) nel considerare il duo alla guida della squadra responsabile dell'attuale situazione disastrosa in cui versa la nostra amata squadra rosso-alabardata.
Ed è qui che va dato il grande merito a Mehmeti e Mbock: essere riusciti dove tanti, troppi, oserei dire tutti, hanno fallito: riuscire a unire in un unico pensiero ed un obiettivo comune Trieste, da sempre dilaniata da conflitti politici, sociali, culturali spesso derivati da questione di interesse, opportunistici o di semplice invidia.
Con il loro modus operandi ed il loro comportamento sono riusciti a realizzare l'impossibile: tutta la città si è stretta attorno alla squadra e al marchio (di proprietà fortunatamente dei tifosi): la questione centrale ora è di salvare la squadra del cuore, formo restando le gravi lacune manageriali del duo alla vetta.
Tra Piazza, gruppi facebook, dibattiti, ricordi, aneddoti si è creata un'atmosfera positiva come di rado se ne respira in città (non per altro siamo il territorio del "no se pol"). Tale modalità propositiva può solo giovare alla città, si stia parlando di Triestina, piuttosto che di rilancio economico della città, di turismo o di qualità della vita. Pensarla in modo molto meno negativo ed invece investire risorse intellettive e fisiche per proporre e realizzare progetti, idee che permettano alla città di rilancio.
Grazie anche a questa mentalità, del tutto nuovo in città, ci si augura che la questione Triestina possa trovare una soluzione positiva, grazie alla caparbietà ed alla volontà da parte di tutto il capoluogo giuliano di salvaguardare una parte della storia della città.
Esso sia da esempio per il futuro: la città, e di conseguenza i triestini, ne trarranno sicuro giovamento.
Luca Marsi
Sociologo