Triestina, i 5000 del Rocco ora sognano "pian pianin" con Biasin e Milanese
Eravamo presenti tra i cinquemila spettatori tifosi domenica alla stadio Rocco dove andava in scena la partita dell'anno quella dei play out contro la Liventina . Partita diciamolo bruttina ma quello che più contava era il mantenimento della categoria che sia come punto di partenza a campionati più consoni di una città come Trieste .E così è stato fatto . Il più bello spettacolo del mondo è stato da più parti definito il gioco del calcio. Definizione in linea di massima esatta perché coglie l'aspetto più evidente di un fenomeno assai complesso e di vasta estensione nella vita sociale di ogni nazione, e in ogni rappresentazione pubblica di passioni, di lotta, di abilità e di coraggio. Come ha detto il neo presidente della Tiestina il signor Mario Biasin e confermato da Mauro Milanese ora può partire il progetto che tutti i tifosi e non si aspettano , seppur pian pianin il rafforzamento della squadra e con l'aiuto indispensabile delle amministrazioni pubbliche ai fini di trovare campi da gioco per fare la " casa " della Triestina . Sinceramente , lo ammettiamo eravamo tra i pochi che avevano avuto fiducia appena arrivato Pontrelli anche perché allo stadio aveva fatto passare un nostro messaggio sociale ,che ci tenevamo noi genitori davvero tanto : " Ciao sono Maurizio Visintin , un alabardato come voi. Nel dicembre del 1999 avevo 25 anni. Una sera , un auto ha invaso la mia corsia , ha travolto la mia macchina e mi ha ucciso . L'autista era ubriaco . Non bere , se devi guidare . La vita è il bene più prezioso che abbiamo . Non gettarla via . Rispetta la tua , e quella degli altri. Forza Unione . Dal cielo . " Ma i fatti hanno dimostrato che la gestione Pontrelli ha fallito ! Come bene aveva intuito da subito e pronosticato quella grande persona prima che giornalista Dante Di Ragogna vera enciclopedia umana della Triestina che ho avuto il piacere e l'onore di conoscere seppur in un occasione tristissima ai funerali del mitico grandissimo presidente Amilcare Berti . Ora si volta pagina per fortuna la società è in mano salde , sicure di due triestini ed il pubblico con le sue 5.000 presenze ha dimostrato il suo attaccamento al duo Mario Biasin - Mauro Milanese . Chi scrive segue la magica Unione già dall'anno 1965 e di acqua né è passata sotto i ponti calcistici nel bene e ahimè nel male fino ad arrivare ai giorni nostri .
È stato, invero, acutamente osservato che «lo sport è una grande istituzione moderna che ha assunto le forme ancestrali dello spettacolo». Dunque il calcio, ormai senza eccezioni, una componente naturale - a vari livelli - del modo di essere e di manifestarsi di intere comunità, che allo spettacolo sportivo dedicano attenzione, tempo, denaro e passione, talvolta sfrenata .
Non esiste invero città, piccola o grande che sia, che non possegga una squadra di calcio, questa diffusa realtà sociale non è però solo spettacolo, ma anche espressione di valori atletici, che i giocatori, capaci di gesti esaltanti e di impensabili virtuosismi, esprimono con vigore e fantasia davanti a un pubblico che si esalta nel vederli trattare la palla come funamboli o nel dribblare l'avversario, o nel librarsi in aeree sforbiciate, o in colpi di testa che, fuor di metafora, fanno impazzire gli spettatori. Chiudiamo ringraziando Sergio Marassi grande guida presidenziale del Centro di coordinamento assieme all'amico Lorenzo Campanale in rappresentanza di tutti gli ultras per avere consegnato il marchio storico dell'Unione Sportiva Triestina 1918 che fa bella mostra sul petto dei nostri muli alabardati sul terreno di gioco e come dicono gli ultras : " La gente come noi non molla mai … " Forza Unione ! " sempre con te fino …in Australia abbracciando il presidente , pian pianin Mario Biasin .
I genitori di Maurizio , Claudio Graziella Visintin.