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Dall'11 al 13 luglio / Barcola - Gretta / Strada Costiera, 11

Dalla guerra alla crisi climatica: a Trieste un simposio con premi Nobel e scienziati internazionali

Il Simposio del Centenario IUAP si terrà a Trieste dall’11 al 13 luglio al Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam (ICTP) e ospiterà scienziati di fama internazionale. Tanti i temi che verranno affrontati

Il 2022 è un anno importante per IUPAP (Unione Internazionale di Fisica Pura ed Applicata), l’organizzazione internazionale che rappresenta la comunità globale dei fisici. L’Unione, che promuove lo sviluppo della fisica in tutto il mondo e si impegna a risolvere i grandi problemi dell’umanità, è stata fondata 100 anni fa. Per celebrare il centenario si terrà tra pochissimi giorni un simposio internazionale in città. Sono inoltre previsti nel corso dell’anno altri eventi satellite.

Il Simposio: temi e grandi ospiti

Nel dettaglio, il Simposio del Centenario si terrà in Italia dall’11 al 13 luglio al Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam (ICTP) di Trieste. Il simposio ospiterà scienziati di fama internazionale, e prevede sessioni dedicate a temi di grande interesse, come lo sviluppo della fisica, la promozione del ruolo della ricerca in fisica nel mondo e le politiche della scienza.

Fra i relatori principali già confermati ci sono i premi Nobel Takaaki Kajita e William Phillips. Gli altri ospiti confermati includono Laura Greene, membro del Council of Advisors on Science del presidente americano Joe Biden, e altri scienziati di fama mondiale come Tim Palmer, dell’Università di Oxford, che terrà un intervento sul cambiamento climatico. 

I panel della conferenza si occuperanno di cambiamento climatico, fisica delle astroparticelle, ma anche di alcuni aspetti di politica della scienza, come la promozione delle carriere scientifiche femminili e di altri gruppi minoritari e lo sviluppo della scienza nei paesi con economi e in via di sviluppo.  

La conferenza è uno degli eventi previsti per l’Anno Internazionale della scienza di base per lo sviluppo sostenibile, promosso dall’UNESCO che inizierà ufficialmente a luglio 2022.

Clima impazzito: i modelli matematici ci aiutano a prevederne le conseguenze?

Durante l'evento si parlerà anche di un tema più che attuale che inizia a preoccupare: la crisi climatica. Il Po’ in secca che sta mettendo in ginocchio agricoltori e comunità locali, un seracco che si stacca all’improvviso il ghiacciaio della Marmolada e travolge decine di turisti con conseguenze catastrofiche, il caldo sahariano che sta decimando i raccolti di colture non adattate alle nuove temperature: stiamo toccando drammaticamente con mano le conseguenze del cambiamento climatico e nonostante decenni di avvertimenti da parte della comunità scientifica - che con i suoi modelli matematici aveva già indicato chiaramente questo futuro - ci stiamo arrivando impreparati.

Tim Palmer, Fisico dell’Università di Oxford, è un pioniere di questi studi. Fra i primi a sviluppare la previsione probabilistica d’insieme (d'ensemble) ha contribuito a lanciare la scienza del clima nella sua nuova era che fa ampio uso di di supercalcolatori. Oggi le tecniche legate a questo modello sono lo standard nelle previsioni che servono a delineare i futuri climatici più probabili e prendere decisioni nella gestione del territorio (come quelle relative all'emergenza idrica) per arrivare meno impreparati possibile a queste crisi. 

Palmer sarà ospite dell'evento a Trieste, interverrà al simposio del centenario di IUPAP affrontando il tema dell'incertezza dei modelli di previsione al livello regionale, proponendo un approccio multiscala che riduca questo tipo di imprecisioni.

Ucraina e disarmo nucleare

Si parlerà inoltre di disarmo nucleare, una questione tornata drammaticamente alla ribalta negli ultimi mesi. Un'occasione per dare ampio spazio anche all’attualità internazionale, sempre attraverso la lente della ricerca in fisica. A illustrare la questione sarà il fisico statunitense Stewart Prager, professore di scienze astrofisiche all'Università di Princeton, una facoltà affiliata al Program on Science and Global Security. Prager è membro della Physicists Coalition for Nuclear Threat Reduction, un gruppo promosso dall’American Physical Society, che fa attivamente pressione sulla politica americana sul tema del disarmo nucleare, sottolineando la responsabilità dei fisici, prima nel aver creato le basi per questo tipo di armi, e dopo nel chiedere il disarmo. Prager interverrà al Simposio proprio su questo tema, approfittando della rilevanza dell’evento, data la presenza di tanti fisici e fisiche di altissimo livello internazionale.

Sempre nel solco dell'impegno nell’ambito della Science Diplomacy, il convegno, che si terrà dall’11 al 13 luglio, sarà aperto dal saluto di Anatoly Zagorodny, Presidente dell'Accademia delle Scienze ucraina, invitato in occasione della recente nomina ufficiale dell’Ucraina come nuovo stato membro di IUPAP. Data la situazione internazionale l’intervento di sarà in collegamento video. L’impegno di IUPAP nel dare grande rilevanza a temi come questi nasce dalla convinzione che la ricerca scientifica sia cruciale, come si è visto chiaramente nel secondo dopoguerra, nella mediazione fra i paesi del mondo. Per questo stesso motivo, qualche tempo fa IUPAP, contestualmente all’annessione dell’Ucraina come nuovo membro, ha anche dichiarato di non voler chiudere i rapporti con gli scienziati russi il cui lavoro rispetti l'etica e i principi della scienza nei suoi ideali più elevati, per esempio quello di non contribuire alla produzione di armi.

La decisione di ammettere l'Ucraina con procedura accelerata nasce dalla volontà dell'Unione di lanciare un forte segnale di sostegno al Paese dilaniato dalla guerra, una guerra che non ha risparmiato le sue istituzioni scientifiche e le persone che vi lavorano. Anatoly Zagorodny, Presidente dell'Accademia delle Scienze ucraina, parteciperà in teleconferenza alla cerimonia di apertura del simposio del centenario.

"L'Accademia Nazionale delle Scienze dell'Ucraina è molto grata per tale sostegno e solidarietà e l’accoglienza nella IUPAP", ha affermato il Prof. Anatoly Zagorodny, Presidente dell'Accademia delle Scienze ucraina.

In questo momento difficile per l'Ucraina e per l'intero popolo ucraino, siamo profondamente toccati dal vostro forte sostegno e dalla condanna dell'aggressione della Federazione Russa contro l'Ucraina. Spero che il memorandum d'intesa tra IUPAP e l'Accademia nazionale delle scienze dell'Ucraina ci consentirà di unire gli sforzi nel campo della fisica pura e applicata e promuoverà la pace e il progresso".

Zagorodny ha accettato di partecipare in teleconferenza con un messaggio ai partecipanti al Simposio del Centenario IUPAP durante l'apertura dell'incontro. "A nome della IUPAP vorrei dare il benvenuto all'Ucraina nell'Unione e augurare all'Accademia delle scienze ucraina un impegno produttivo con l'Unione per molti anni a venire", ha affermato Michel Spiro, presidente di IUPAP, aggiungendo: "Vorrei anche vorrei cogliere questa opportunità per augurare ai cittadini ucraini un rapido ritorno alla pace e alla sicurezza nel paese. IUPAP cercherà di assistere e sostenere la difficile situazione degli scienziati in Ucraina nel miglior modo possibile. I nostri pensieri sono con il popolo ucraino”.

"L'Ucraina è una delle nazioni più produttive al mondo dal punto di vista della ricerca in fisica, ma non è mai stata membro di IUPAP", ha commentato il vicepresidente per l'adesione e lo sviluppo dell'Unione, il professor Nithaya Chetty, che è anche preside di Scienze all'Università di Witwatersrand a Johannesburg, Sud Africa. “Sono lieto che ora l'Ucraina sia stata ammessa come il nuovo membro dell'Unione, anche se in circostanze estremamente difficili. Gli studiosi in fuga devono essere ospitati, presso istituzioni regionali e altre istituzioni in tutto il mondo, per continuare con il loro lavoro produttivo e per pianificare di tornare, si spera presto, in Ucraina per iniziare l'arduo sforzo di ricostruzione".

Non chiudere i canali con i ricercatori russi nel rispetto dei principi di IUPAP

Come accennato prima, il fermo e inequivocabile sostegno dell'Unione all'Ucraina non impedisce all'Unione di continuare a rispettare i due principi che l'hanno guidata dai giorni più bui della guerra fredda, dell'apartheid e di molte altre difficili epoche politiche negli ultimi 100 anni. Il primo di questi principi è di mantenere aperti i canali della cooperazione scientifica a tutti gli aspetti politici e altre divisioni nella speranza e nell'aspettativa che le collaborazioni scientifiche siano un mezzo importante per sviluppare una migliore comprensione tra popoli diversi che contribuisca alla pace nel mondo.

Il secondo principio guida perseguito da IUPAP nel corso della sua storia è quello di esprimere le proprie preoccupazioni riguardo a qualsiasi attività o intervento, inclusa la guerra, che abbia un impatto negativo sulla nostra capacità di impegnarci scientificamente su scala globale. IUPAP ha pubblicato una chiara dichiarazione sull'invasione russa dell'Ucraina ma non intende chiudere i canali di comunicazione con gli scienziati russi. Non è appropriato per IUPAP vietare a qualsiasi scienziato, in particolare di una nazione membro, qualsiasi attività scientifica. Finché il lavoro sostiene l'etica e i principi della scienza nei suoi ideali più elevati, per esempio non contribuisce alla produzione di armi, IUPAP non vede alcun motivo per impedire la partecipazione degli scienziati russi a lavori dell'Unione.

Qui trovate il programma completo del Simposio.

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