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Storia e tradizione, Trieste e la basilica di San Silvestro

Quanti luoghi colmi di storia e arte da scoprire nella nostra bella Trieste. Oggi parliamo della basilica romanica di San Silvestro, la chiesa più antica della città. Scopriamo insieme quali sono le sue peculiarità e le sue principali caratteristiche

La piccola ma affascinante basilica romanica di San Silvestro sorge in Città Vecchia accanto alla chiesa di Santa Maria Maggiore. Si tratta della chiesa più antica della città, infatti, risale probabilmente al secolo XI o XII per volere di Bernardo (1149 - 1187), vescovo di Trieste dal 1149 al 1187, e intitolata a papa S. Silvestro. Oggi è il luogo di culto delle Comunità Evangeliche Riformate Elvetica e Valdese.

Stile architettonico

Sulla facciata della basilica romanica spicca un elegante rosone, mentre, davanti a quella che fu la porta principale, possiamo ammirare il portico, anch'esso romanico. Il campanile che, probabilmente in passato fungeva da antica torre di difesa lungo le mura della città, è stato poi ornato, nell’ultima ricostruzione, da eleganti bifore. La finestra sul lato destro, con profonda strombatura e transenna originale ancora sul posto, e le due transenne marmoree più tardi inserite nel campanile, ci dimostrano come, in realtà, ci sia stata una fase di costruzione più antica di quella romanica.

Storia

Una lapide commemorativa del 1672, murata sulla parete postica della chiesa, attesta la presenza di un luogo di culto in quella che era stata la casa delle prime cristiane di Trieste, le due martiri Tecla ed Eufemia. Nel corso dei secoli molte singolari vicende della basilica testimoniano che la stessa lapide ci ricorda essere stata “primum templum et Cathedrale” della città. Sopra la porta principale una lapide in latino ci ricorda che nel 1785, sotto l’imperatore Giuseppe II, la chiesa di San Silvestro fu posta a pubblico incanto al prezzo fiscale di 1500 fiorini.

In tale data alcuni membri della Comunità Evangelica di confessione Elvetica la acquistarono e, dopo averla restaurata, la riaprirono al culto riformato, dedicandola a Cristo Salvatore. Dalla fine del 1800 alla comunità Elvetica si è affiancata una comunità Valdese, anch’essa riformata, dando vita ad una integrazione totale della vita comunitaria pur nella distinzione amministrativa. Di recente le Comunità hanno, anche, sviluppato una certa presenza culturale in città, sia attraverso una biblioteca specializzata in teologia biblica e storia della Riforma, sia attraverso il “Centro Culturale A. Schweitzer” che promuove diverse iniziative come conferenze e concerti. 

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