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Pillole sul caffè espresso

Trieste e il culto della tazzina: quali caratteristiche deve avere per esaltare al meglio il caffè espresso?

La tazzina del caffè è a Trieste un oggetto molto apprezzato. Spesso viene collezionato o regalato dai triestini in occasioni speciali, come il trasferimento in una nuova casa o il Natale: ma come scegliere la migliore?

A Trieste, oltre al grande amore per il caffè, esiste anche un vero e proprio culto della tazzina, oggetto molto apprezzato, che spesso viene collezionato o regalato dai triestini in occasioni speciali, come il trasferimento in una nuova casa o il Natale.

Per godere appieno di un buon caffè espresso non si può prescindere da una tazzina studiata in modo appropriato e realizzata con i migliori materiali. Nel corso dell’ultimo secolo, quello che può essere considerato uno fra i primi manufatti creati dall’ingegno dell’uomo decine di migliaia di anni fa, ha vissuto una nuova rinascita grazie alla passione e all’inventiva dell’industria dell’espresso italiano, che ha trasformato un semplice contenitore per liquidi in un prodotto dall’elevato contenuto tecnologico.

Le caratteristiche di una perfetta tazzina da caffè

Il materiale ideale per la realizzazione di una tazzina professionale è la porcellana dura feldspatica cotta alla temperatura di 1.400 °C circa, materiale che per le sue caratteristiche è in grado di garantire una notevole resistenza all’usura (shock termici, urti, graffiature), un’ottimale conduzione e mantenimento del calore, la massima igienicità e un gradevole aspetto estetico grazie alla sua duratura brillantezza. 

La forma deve essere studiata in modo da esaltare il gusto, l’aroma e l’aspetto dell’espresso. Il fondo interno deve seguire la classica forma “a uovo”, per evitare la rottura della crema e conservarne più a lungo compattezza e colore. Una forma più stretta e alta è preferibile per miscele a prevalenza di Arabica, mentre per miscele a prevalenza di Robusta è più indicata una forma più larga e bassa. 

Lo spessore serve a calibrare la temperatura dell’espresso (ricordiamo che la tazzina deve essere asciutta e portata a una temperatura di 40 °C prima dell’erogazione del caffè) abbassandola lievemente all’inizio per poi mantenerla costante durante la degustazione. La parte inferiore della tazza deve essere spessa (per poter meglio conservare il calore), mentre la parte superiore deve essere lievemente più sottile, per offrire un più comodo contatto con le labbra. 

È importante, naturalmente, anche la comodità d’uso. A cominciare dal manico, che deve permettere una presa comoda e pratica della tazzina. Spessore e forma devono essere consistenti e compatte, per garantirne robustezza e durata nel tempo. Il piattino deve alloggiare in modo stabile la tazzina e il bordo esterno, così come quello superiore della tazza, deve essere lievemente arrotondato, per aumentarne la resistenza e limitare sbeccature e scheggiature. 

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