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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Perché Trieste è la città perfetta da vivere per le feste (e non solo)

Trieste a Natale diventa ancora più speciale. Siamo di parte? Certamente, ma a pensarlo non siamo solo noi. Anche Vogue, il Corriere della Sera, SkyTg24 e il Giornale consigliano di visitare la nostra bella città che in questo periodo dell'anno diventa magica

Trieste a Natale diventa ancora più speciale, con le sue suggestive luminarie, con un'affascinante piazza Unità colma di abeti, passeggiando per le vie del centro a ritmo di musiche natalizie e valzer viennesi tra gli imperdibili mercatini e tanti eventi a tema. Una città che diventa la metà turista perfetta per trascorrere le feste in allegria, tradizione e serenità. Siamo certo di parte, ma a pensarlo non siamo solo noi: anche Vogue, il Corriere della SeraSkyTg24 e il Giornale (per citarne solo alcuni) consigliano di visitare la nostra città che in questo periodo dell'anno diventa magica.

Dal mare alla montagna

"Non sorprende che ancora oggi questa sia una meta che offre una visita totale: c'è il mare e la montagna, ci sono i percorsi urbani e quelli naturalistici, si ammirano gli esempi più fulgidi dell'architettura sette-ottocentesca ma anche le realizzazioni contemporanee più peculiari" si legge su Vogue. Per la nota rivista, imperdibile la street art, la mostra di Banksy (inaugurata il 25 novembre presso il Salone degli Incanti e visitabile fino al prossimo 10 aprile), immancabile una capatina sul Carso per fare una degustazione dei caratteristici vini del territorio, magari in osmiza. E ancora, citati gli immancabili caffè storici. Qui potete leggere l'articolo completo.

Gli imperdibili eventi

Anche il Corriere.it consiglia Trieste come meta imperdibile di fine anno: anche in questo caso vengono citati i tantissimi eventi culturali organizzati durante le festività, le mostre da Banksy a Canova. "A fare da fil rouge nei giorni di festa c’è poi il progetto diffuso di musica live, con esibizioni nei pomeriggi dei weekend di vari gruppi che si alternano, spaziando dal jazz alla classica, spesso in abbinamento ad appuntamenti con la letteratura e la danza". Immancabile, poi, anche il tour enogastronomico: "A Trieste è quasi d’obbligo un assaggio del presnitz, il gustoso dolce tipico ripieno di mandorle, noci e ogni altro bendidio, e altre prelibatezze sono offerte nei caffè storici, elemento portante della cultura locale, nei buffet cittadini specializzati nella carne bollita e nei ristoranti affiliati alla Strada dei Vini e dei Sapori del Friuli Venezia Giulia". Qui l'articolo completo.

Il tour da non perdere

Ed ecco il tour consigliatissimo da SkyTg24 che in un articolo dedicato (che potete leggere qui) indica dieci tappe da non perdere assolutamente tra caffè storici, antiche e tradizionali drogherie, la storica libreria Antiquaria, una volta casa di Umberto Saba, osmize e street art. "Trieste è caratterizzata da un mix di nazionalità, lingue e culture che la rendono da sempre spazio di rigenerazione e sperimentazione. 'Pensosa e schiva' la definiva Umberto Saba, 'golosa di cultura' per Guido Piovene, il capoluogo giuliano è una città dalle tante contaminazioni, dove caffè storici convivono con movimenti artistici underground" leggiamo.

La città del caffè

Per finire, concludiamo con il tour enogastronomico recentemente consigliato da il Giornale: un viaggio che comprende tutto il Friuli Venezia Giulia e con tappa d'obbligo anche nella nostra Trieste, "tutt'oggi il più importante centro di smistamento caffeicolo del Mediterraneo, era nell'Ottocento il porto dell'Impero. E la sua costiera il fulcro dell'industria caffeicola: nel 1904 sede della Borsa del caffè. Unica città in Europa in cui è presente tutta la filiera, dal chicco alla tazzina. D'obbligo una degustazione alla torrefazione Bazzara: tre i monorigine biologici certificati Fairtrade provenienti dal Perù, dalla Colombia e dal Messico. Indiscusso poi il fascino delle botteghe storiche: dal Caffè degli Specchi, che s'affaccia su piazza Unità, all'Antico San Marco, al Tommaseo. Su quei tavoli si sono seduti scrittori quali Umberto Saba, Italo Svevo, James Joyce". 

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