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Silenzio Assenzio: "tale e quale"

Ho acceso la televisione e mi sono trovato di fronte a due spot televisivi.E io nel mezzo.Io, l’asino di Buridano.Io e il mio bel paradosso.Ne sentii parlare per la prima volta all’università.Un uomo, un po’ annoiato e affamato di emozioni, ha...

Ho acceso la televisione e mi sono trovato di fronte a due spot televisivi.
E io nel mezzo.
Io, l'asino di Buridano.
Io e il mio bel paradosso.
Ne sentii parlare per la prima volta all'università.
Un uomo, un po' annoiato e affamato di emozioni, ha bisogno assolutamente di qualche cosa che lo faccia sentire vivo, realizzato, felice.
Questo uomo è seduto esattamente tra due pubblicità.
Quella alla sua destra gli propone, al costo di soli nove euro al mese, la possibilità di far arrivare ad un bimbo africano un pasto nutriente.
Quella alla sua sinistra gli propone , al costo di soli nove euro al mese, la possibilità di vedere i suoi campioni per tutta la stagione. Non c'è niente però che lo determini a scegliere da una parte piuttosto che dall'altra.
Perciò resta fermo e muore.
Mi era stato detto che alla base c'era l'idea che il nostro intelletto sia sempre in grado di indicarci la scelta giusta tra le varie alternative.
L'asino, di fronte ai due mucchi di fieno, morì di fame.
Parlo con te uomo!
Tu, con i salatini e la birra in mano, mentre aspetti che riprenda il secondo tempo.
Vuoi per le pippe filosofiche sull'identificazione aristotelico avverroistica di intelletto e volontà, vuoi perché era un asino, è morto.
Per tua informazione è morto anche il bambino di colore.
Asino , scegli!

Ci avete mai pensato? Ne dubito.
E voi?
Non rimanete in silenzio.

P.R

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