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Salta il Cda della Triestina

La Triestina continua a perdere pezzi, ma questa volta non si tratta di giocatori, infatti, alle 13 di oggi, dopo le dimissioni di Federico Santi dalla carica di vice Presidente, anche Furio Avanzini, membro del Cda dell'Unione, rappresentante dei...

La Triestina continua a perdere pezzi, ma questa volta non si tratta di giocatori, infatti, alle 13 di oggi, dopo le dimissioni di Federico Santi dalla carica di vice Presidente, anche Furio Avanzini, membro del Cda dell'Unione, rappresentante dei tifosi, ha dato forfait.

L'ultimo atto formale di Avanzini è stata la richiesta di sbloccare i fondi necessari per la trasferta di domenica a Siracusa, inoltrata al giudice Sansone, gesto, tra l'altro, condiviso da Marco Cernaz e dalla segretaria amministrativa sig.ra Dimini.

Proprio a seguito della dipartita di Avanzini, in questo momento nella società alabardata è venuto a mancare il primo organo collegiale di gestione, quindi un'altra tegola sulla testa del Presidente Aletti che dovrà, in fretta, proporne un altro componente del cda che venga votato dall'assemblea e tutto prima del 24, data fissata per l'assemblea straordinaria di ricapitalizzazione della società.

Abbiamo sentito, poco prima della pubblicazione del presente articolo, Furio Avanzini, da lui abbiamo avuto la conferma delle dimissioni, e le motivazioni che lo hanno spinto a tale gesto.

" La situazione è diventata insostenibile, il Presidente ha sempre gestito tutto all'insaputa del sottoscritto e del vice Santi, ora però basta.
Capisco qualche disguido, non è facile far quadrare i conti in una società che già è stata ereditata con un bel pò di debiti, ma non pagare per 4 mesi i dipendenti è inacettabile.
I magazzinieri, le segretarie, il direttore generale e il tutto lo staff, con lo stipendio ci vive, non trovo assolutamente giusto che ci si comporti così.
Non posso avvallare una gestione tanto deficitaria.
Aletti non ha saputo gestire bene questa situazione e, onestamente, non so cosa abbia voluto fare, ne io ne Federico Santi sapevamo cosa avesse intenzione di fare.

Nella casa di mister Galderisi, tra poco fermeranno la fornitura dell'energia elettrica perchè non sono state pagate le bollette e l'ho saputo ieri.

Siamo stati tenuti volutamente all'oscuro di tutto, e abbiamo scoperto dai giornali quello che stava succedendo.

A questo punto, Aletti ha perso tutte le credenziali, ovviamente Trieste non lo vuole più vedere, e mi chiedo come sarà il proseguo.
Non servirebbero neppure 100 milioni di euro per ridare al Presidente la credibilità persa in questi mesi.
La situazione è difficile e non assolvere gli impegni, la complica ulteriormente.
Io, nel mio piccolo, mi sono permesso, a titolo personale, di stipulare una convenzione con il ristorante brasiliano " Alla Corte Dei Frati " in via del Veltro, dove tutti i dipendenti i giocatori e lo staff possano pranzare e cenare a prezzo scontato, un modo come un altro per dare una mano. "

Queste le ragioni delle dimissioni di Avanzini.
Ora, Aletti, è ancora più solo, oppure no?
Da qualche giorno infatti, anche la signora De Angelis, ricordate, il Presidente dei primi mesi della gestione Aletti, si trova nel covo triestino dell'albergo Daneu.
Non sappiamo la motivazione di tale rimpatriata, ma siamo sicuri che la telenovela della povera Unione continuerà a presentare altri colpi di scena.

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