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San Luigi, Sandrin e i suoi bravi ragazzi volano: "Potevo tornare solo qui, ho un grande gruppo"

Il tecnico, con la vittoria nel derby col Sistiana Sesljan, ha inanellato sei vittorie in altrettante gare ufficiali. "Siamo giovani e abbiamo talento. Il nostro obiettivo è creare in 2-3 anni una squadra che possa competere per la Serie D con continuità"

Il 3-2 nel derby con il Sistiana Sesljan ottenuto nell'ultimo turno di Eccellenza è solo la punta dell’iceberg di un grande avvio di stagione del San Luigi, a punteggio pieno nel Girone B – insieme a Torviscosa e Pro Gorizia – e autore di un percorso netto nelle gare ufficiali fin qui disputate: sei successi su altrettante partite tra campionato e coppa. La straordinarietà di questo inizio torneo, però, non sta solo nei risultati (che sono certamente il dato che salta di più all’occhio) ma anche nel come sono arrivati, con un "SanLu" veramente giovane e arrembante che ha margini di miglioramento enormi per il futuro. E il demiurgo di questo gruppo è un’istituzione, quel Gigi Sandrin che portò i verdi in Serie D e che ora è tornato a casa per scrivere un’altra pagina della storia del San Luigi e della sua carriera da tecnico.

Potevo tornare solo qui – afferma il tecnico – perché conosco il club, che è di altissimo livello, il presidente, che per me è come un padre, e il progetto: mi inorgoglisce il fatto che abbiano pensato a me per un ciclo tecnico incentrato sui giovani. Mi dà la carica poter lavorare con mano alla loro crescita”. E di giovani, il "SanLu", ne ha tanti. Contro il Sistiana Sesljan, tra titolari e subentranti, hanno giocato quattro 2003, Falleti, Boschetti, Agnotti, Ivcevic e un 2004, German, oltre a diversi 2000, 2001 e 2002. “Noi crediamo nei nostri ragazzi, sono bravi e facendo esperienza – continua Sandrin – possono crescere ancora. Io sono contrario all’obbligo dei fuoriquota. Per me se un ragazzo è bravo avrà chances e i miei lo sono”.

Con questi risultati non si può non fantasticare, anche se bisogna sapere come muoversi per continuare a crescere e non rendere estemporaneo questo periodo. “Rivincere il campionato come avevamo già fatto tre stagioni fa  – afferma Sandrin – sarà quasi impossibile. Il nostro obiettivo, però, non è vincere subito a tutti i costi e non è nemmeno emulare alla lettera il passato, bensì creare l’ambiente che ci aveva permesso di essere così forti. Questo, in tutta sincerità, è possibile. Qua si lavora benissimo: abbiamo sempre un campo libero, una società disponibile e preparata, un settore giovanile florido e organizzato”.

I miglioramenti da fare ci sono ma la crescita del San Luigi, secondo Sandrin, deve essere ambiziosa e costante, anche in caso di qualche battuta d’arresto. “Tecnicamente giochiamo bene ma dobbiamo crescere dal punto di vista del carattere. Per farlo, si passa anche da partite dure come il derby col Sistiana, trainati da Ianezic, dal suo eurogol e dalla voglia di tutti. Ora le vittorie chimano altre vittorie ma dovremo essere ancor più bravi quando subiremo qualche stop. L’obiettivo della dirigenza è creare un gruppo che si giochi con continuità la Serie D in 2 o 3 anni. Non per questo, però, possiamo sederci sugli allori pensando di avere tempo. Dobbiamo lavorare per vincere ogni partita, ragionando una gara alla volta. Sapendo che – chiude Sandrin - stare lassù ci può far maturare più in fretta ma che allo stesso tempo in questa Eccellenza, che a me non piace come format, si può finire in basso anche solo con un paio di gare storte”.

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