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Ciclismo,17esima Granfondo d’Europa: il triestino Čefuta è il più veloce in salita

Il gruppo ciclistico Povoletto guadagna la vittoria nella cicloturistica. Il nubifragio non ha fermato la gara

La pioggia intensa, che a tratti si è trasformata in un nubifragio con fastidiose raffiche di vento, non ha fermato i 220 ciclisti che hanno preso parte alla 17esima Granfondo d’Europa. La manifestazione organizzata dalla Bora MultisporTrieste si è chiusa nel segno del Gruppo ciclistico Povolettovincitore della competizione cicloturistica che premia il sodalizio con più partecipanti, e del triestino Tomaž Čefutaportacolori del Team Eppinger che è risultato il più veloce in salita.

Le condizioni metereologiche avverse hanno suggerito agli organizzatori un provvidenziale taglio del percorso, che inizialmente misurava 115 chilometri. Ne ha fatto le spese il primo Gran premio della montagna, dal momento che la salita che porta al Castel Formentini è stata eliminata. L’andatura controllata di 25 chilometri orari, che è stata possibile grazie alla presenza di una dozzina di motostaffette, di sei mezzi della Nord-Est 4x4, e di alcuni equipaggi della Polizia stradale e della Polizia locale, è stata bruscamente interrotta in occasione delle ascese al monte San Michele e al traguardo di Prosecco. In queste due occasioni il primo posto è stato un affare a due, che ha coinvolto le maglie del Team Eppinger.

I primi a staccarsi dalla carovana, infatti, sono stati Cefuta e il compagno di società Miran Bole. I due hanno collaborato in più occasioni, dandosi il cambio a vicenda, salvo giocarsi la vittoria a poche centinaia di metri dal traguardo. Bole, che solo ventiquattro ore prima aveva primeggiato nella propria categoria alla durissima Vipava-Nanos, ha dovuto consegnare virtualmente la vittoria del 2016 nelle mani del compagno di squadra Cefuta.

Il duello più spettacolare si è visto al Gpm Cronocarsica, sulla salita di 7 chilometri che da Barcola porta a Prosecco. La vittoria finale Cefuta l’ha conquistata sui tornanti di Contovello, dopo aver mantenuto una media in salita di quasi 30 chilometri all’ora, staccando definitivamente il compagno di squadra e tagliando il traguardo in 12’49”.

«Il 17 ha portato acqua – ha sottolineato ironicamente il presidente della Bora Multisport Paolo Giberna, alludendo scaramanticamente al numero dell’edizione -. In tanti anni, se si esclude la prima edizione, non aveva mai piovuto. Un plauso va fatto a chi non si è arreso e ha conquistato il traguardo, perché sono bravi tutti a pedalare con il sole e le temperature primaverili. Ci tengo a ringraziare anche tutti quelli che hanno reso possibile lo svolgimento di questa manifestazione in completa sicurezza».

Con la Granfondo d’Europa è andata in archivio una due giorni dedicata alle due ruote, iniziata sabato con la Young Bikegincana dedicata a una cinquantina di bambini che si sono scatenati in bicicletta, ricevendo in cambio una medaglia, dei gadget e il tifo appassionato dei genitori presenti lungo il percorso fuoristrada. Grazie al sostegno del Comune di Trieste, inoltre, una bicicletta è stata regalata a un mini-atleta che, in seguito a un sorteggio, è stato baciato dalla dea bendata.

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