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Palestre chiuse, dopo quasi due anni a febbraio riaprono quelle del Rocco

Commissione comunale congiunta (IV e V commissione, presidenti Babuder e Declich) per il quadro della situazione di 4 palestre indisponibili (Caprin, Foschiatti e le due del Rocco), oltre a tutta una serie di strutture in cattive condizioni (tra cui Svevo, Morpurgo e palestra di via Locchi)

La situazione delle palestre "pubbliche" triestine, lo sanno gli assidui frequentatori, è critica ed è stato oggetto di una seduta congiunta della IV e V commissione, presidenti Babuder e Declich, lo scorso venerdì. La richiesta è partita del consigliere Guido Apollonio (Fi) che ha tracciato il quadro di 4 palestre indisponibili (Caprin, Foschiatti e le due del Rocco), oltre a tutta una serie di strutture in cattive condizioni (Svevo, Morpurgo e palestra di via Locchi).

ROCCO - Si tratta di circa 80 "turni" in meno per l’attività sportiva e qualcosa come 1500 atleti che ogni settimana devono spostarsi in altri luoghi o rinunciare a parte dell’attività. «Il problema esiste e lo stiamo affrontando - ha risposto l'assessore allo Sport Giorgio Rossi, chiamato a intervenire insieme alla collega ai Lavori Pubblici Lodi ed agli uffici comunali -. I lavori alle palestre del Rocco, che prevedono un intervento di circa 100 mila euro, partiranno ad inizio dicembre e si concluderanno tassativamente a febbraio». Ricordiamo che le palestre in questione, una dedicata principalmente al basket e l'altra alla pallavolo sono chiuse per inagibilità rispettivamente dal novembre 2015 e dal gennaio 2015. 

TERGESTINA - In merito all'associazione che "gestisce" le 37 palestre comunali, Rossi ha chiarito che «ci troviamo di fronte a una forte conflittualità all'interno di questa gestione perché la Tergestina è sotto tiro da altre associazioni. Io sono a disposizione per cambiare criteri di assegnazione, ma le cose così non vanno perché ho visto brutte cose in questi pochi mesi; siamo su un'unica barca che ha dei limiti di disponibilità di spazi e soldi, c'è bisogno di collaborazione».

CAPRIN - Un discorso molto più complesso è quello della Caprin alle prese con problemi di rimozione amianto e strutturali (con sfaldamento del suolo al di sotto del parquet) e le cui tempistiche allo stato attuale non possono essere definite.

SVEVO - Le riqualificazioni partiranno invece con la Svevo (60mila euro l’importo, di cui 18 mila di contributo CrTrieste), con la Virtus e la Tergestina che anticiperanno le spese che poi saranno scalate dal canone di concessione.

CONSIGLIERI - «È l’ennesima volta che questa amministrazione affronta ed inizia a risolvere una serie di problematiche e di situazioni rimaste ferme troppo a lungo» ha affermato Alberto Polacco (Fi). «Tutelare lo sport è fondamentale: più sportivi ci sono, migliore è la società», ha detto Tuiach (Ln). «Il problema delle palestre esiste da sempre e sarebbe giunta l’ora di affrontarlo in modo definitivo - ha detto Roberto De Gioia (Verdi-Psi) -, magari partendo dalla concessione diretta degli impianti ad alcune società». «La passata amministrazione aveva già avviato un programma specifico in tal senso, partendo dalle priorità sui lavori di adeguamento degli edifici scolastici - ha spiegato l'ex assessore Antonella Grim (Pd) -, mentre sul fronte dell’assegnazione degli spazi andrebbero coinvolti anche i dirigenti scolastici». Anche per Maria Teresa Bassa Poropat (Insieme per Trieste) e Marco Toncelli (Pd) sarebbe necessario «mettere mano al regolamento comunale che necessita di alcune modifiche».

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