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Nicola Pistoia e Paolo Triestino al Politeama Rossetti con "Grisù, Giuseppe e Maria"

La commedia andrà in scena nella Sala Bartoli da mercoledì 19 a sabato 22 marzo, sempre alle ore 21 Un affresco caldo e nostalgico di un’Italia che non c’è più: un’Italia povera dove le difficoltà oggettive di vita si affrontavano ancora con...

La commedia andrà in scena nella Sala Bartoli da mercoledì 19 a sabato 22 marzo, sempre alle ore 21

Un affresco caldo e nostalgico di un'Italia che non c'è più: un'Italia povera dove le difficoltà oggettive di vita si affrontavano ancora con speranza e tanta voglia di "rimboccarsi le maniche", anche se questo significava infilare i propri pochi oggetti in una valigia di cartone, salutare i propri cari e cercare fortuna lontano, per fare ritorno chissà quando? È questa la realtà che Gianni Clementi, autore contemporaneo di grande sensibilità e intelligenza raffigura in Grisù, Giuseppe e Maria, che approda alla Sala Bartoli dal 19 al 22 marzo per la stagione altripercorsi del Teatro Stabile regionale, forte di anni di tournée da sold out, grandi applausi, risate e commozione.

In effetti non poteva raggiungere altro effetto che questo l'unione del talento drammaturgico di Clementi e dell'istinto teatrale, della competenza, della scuola di due artisti come Nicola Pistoia e Paolo Triestino, protagonisti (e il primo anche regista) del piacevolissimo spettacolo. Muratori, Ben Hur, lo scorso anno Trote? Paolo Triestino e Nicola Pistoia hanno portato allo Stabile regionale allestimenti di ottimo spessore: testi interessanti, interpretazioni godibilissime ed il pubblico ha imparato ad amare e a fidarsi del loro teatro: lo dimostra l'accoglienza ricevuta dal loro Grisù, Giuseppe e Maria, praticamente "esaurito" ad ogni replica.

La chiave di lettura attraverso cui Pistoia e Triestino interpretano la realtà contemporanea li rende capaci di toccare argomenti delicati e attuali (negli anni scorsi l'integrazione, lo sfruttamento, la malattia) e di trattarli con squisita sensibilità. Ciò non proibisce loro però di regalare al pubblico anche grandissimo divertimento. Gag, battute, interpretazioni calibrate al respiro, un'intesa che in scena diventa tangibile e un gusto - ormai raro - per far ridere tanto, ma attraverso meccanismi intelligenti e mai volgari: sono queste le loro "armi" vincenti, assieme alla scelta di sempre efficaci testi contemporanei.

Il nuovo spettacolo scritto da Gianni Clementi (l'autore anche di Ben Hur) dietro al curioso titolo Grisù, Giuseppe e Maria, cela una piéce che ci riporta all'Italia degli anni Cinquanta, da guardare con tenerezza. I due bravissimi attori incarnano questa volta un parroco, Don Ciro (Paolo Triestino) e il suo strampalato sagrestano (Nicola Pistoia). Sullo sfondo di una Pozzuoli umile e appassionata cercano di far quadrare piccoli drammi e sogni dei paesani: il desiderio di un ragazzino di andare a Milano per farsi strada nel mondo del calcio, l'ansiosa nostalgia di una donna il cui marito è emigrato a Marcinelle per lavorare in miniera, lo scandalo di una brava ragazza in attesa di un bimbo per aver ceduto alle avances del farmacista sposato.

Completano il cast Franca Abategiovanni, Sandra Caruso e Diego Gueci. Le scene sono di Francesco Montanari, i costumi di Isabella Rizza e le luci sono create da Marco Laudando. La produzione è di Neraonda.

Va in scena in abbonamento per il cartellone altripercorsi del Teatro Stabile regionale, dal 19 al 22 marzo alla Sala Bartoli del Politeama Rossetti, sempre con inizio alle ore 21. Biglietti ancora disponibili presso i punti vendita e i circuiti consueti dello Stabile regionale e sul sito del teatro www.ilrossetti.it.

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