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L'Ospedale dei Pupazzi per la prima volta in Bavisela: ambulatorio a misura di bambini

L'Ospedale dei Pupazzi è un progetto internazionale, nato in Spagna nel 2003 e portato avanti in molti Paesi da associazioni equiparabili al SISM e facenti parte dell'IFMSA

Un ospedale da campo, tutto dedicato ai bambini, con un progetto che punta a eliminare la paura dei più piccoli nei confronti dei medici, delle figure sanitarie professionali e dei luoghi di cura.  Per la prima volta approda in Bavisela l’ Ospedale dei Pupazzi, che troverà posto tutto il giorno sabato 7 maggio in piazza Unità d’Italia, sotto un tendone realizzato ad hoc, grazie all’intervento di medici giovani e studenti. 

«Verrà creato un ambulatorio a misura di bambino – spiegano i promotori - dove i medici “Pupazzologi” rivolgeranno le proprie cure direttamente al pupazzo, il quale diventa così un transfert. Allo stesso tempo gli studenti impegnati nella struttura possono imparare, con un percorso di formazione, come approcciarsi al paziente pediatrico e maturare un’esperienza diretta durante lo svolgimento degli eventi, solitamente in piazza o nelle scuole dell’infanzia».

Il progetto è curato dal SISM, Segretariato Italiano Studenti in Medicina, riconosciuto dall’IFMSA, International Federation of Medical Students’ Associations e gestito dal Coordinatore Nazionale, eletto dal Congresso Nazionale del SISM secondo le modalità descritte nel Regolamento Interno.

L’Ospedale dei Pupazzi è un progetto internazionale, nato in Spagna nel 2003 e portato avanti in molti Paesi da associazioni equiparabili al SISM e facenti parte dell’IFMSA . In Italia è realizzato da numerose sedi locali con risultati e feedback ottimi.

Dopo aver adeguatamente allestito gli spazi tutti i bimbi possono accedere e saranno accolti all’accettazione assieme al pupazzo, da un “Pupazzologo”, che instaura un primo approccio. Viene compilato il libretto sanitario e vengono specificati i dati essenziali per procedere: dati anagrafici del malato e motivo del ricovero. I piccoli, insieme alle loro famiglie saranno accompagnati in sala operatoria, in traumatologia, nelle aree di medicina diagnostica oppure direttamente alla sezione della farmacia. Ad ognuna di queste stazioni saranno presenti medici specifici di ruolo, a seconda delle necessità. La conclusione del percorso prevede la risoluzione del caso clinico, la terapia che il bambino dovrà somministrare al pupazzo in via di guarigione ed infine alcuni momenti ludici.

L’iniziativa si rivolge prevalentemente a bambini dai 2 agli 8 anni, per partecipare al progetto basta recarsi direttamente sul posto, dove saranno a disposizione di tutti informazioni e indicazioni fornite dai responsabili presenti nell’arco di tutta la giornata. 

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