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Pallacanestro, l'Alma rimonta al terzo posto e Ferrara sbancata 67-76

Grande rimonta dell'Alma a Ferrara vincendo 67 a 76 e riacciuffando il terzo posto in classifica

Alma trascinata da Bossi con un mix di triple ed entrate in sottomano, parziale di 9-2 ed inerzia ribaltata quando si entra nel momento decisivo della partita (62-65 al 35′). Trieste mantiene necessarie freddezza e lucidità per allungare ulteriormente, Coronica detta il ritmo quanto ad intensità difensiva, mentre Ferrara non ne ha più anche mentalmente (doppio tecnico a Moreno con conseguente espulsione). La Bondi forza le conclusioni e progressivamente sparisce dal parquet, emerge così la maggiore freschezza dell’Alma, abile nell’aumentare il gap grazie a Bossi, Parks e Pecile, decisivo nel finale con la tripla che blinda il successo esterno stroncando sul nascere il disperato tentativo di rimonta estense. I biancorossi varcano anche la soglia della doppia cifra di vantaggio, Ferrara cerca il colpo di coda ma non c’è più tempo, finisce con un +9 giuliano che issa l’Alma nuovamente al terzo posto in classifica, viatico ideale per ricaricare le pile prima del difficile match interno di domenica all’Alma Arena, quando arriveranno i Roseto Sharks del ‘cecchino’ Adam Terrell Smith.

Ferrara per rilanciarsi con quello che sarebbe il terzo successo consecutivo, Trieste per rialzare la testa dopo il ko di Treviso ed issarsi nuovamente al terzo posto. Pesante defezione dell’ultimo secondo per la Bondi, costretta a rinunciare a Bowers diventato papà a un paio d’ore dalla palla a due.

Bondi sul parquet con Mastellari, Moreno, Roderick, Cortese e Pellegrino, Alma che parte con Prandin, Green, Coronica, Parks e Da Ros.

Ferrara senza la sua punta di diamante ma con approccio molto più energico rispetto a Trieste, certificato dall’immediato 4-0. Nei biancorossi scaldano il motore Da Ros e Parks, piazzando un contro break di 7-0 che porta al vantaggio Alma a cavallo di metà frazione. È però un fuoco di paglia, i padroni di casa mettono sul campo una marcia superiore ai giuliani, ispirati da un Roderick devastante. Mastellari dall’angolo trova la tripla che impatta il punteggio, Moreno e Pellegrino difendono con intensità, Roderick capitalizza transizioni che sono marchio di fabbrica degli estensi. Ferrara accarezza la doppia cifra di vantaggio, chiudendo con merito a +8 la prima frazione (23-15).

Il secondo quarto parte senza l’attesa reazione giuliana, Ferrara continua a martellare con Roderick, trovando la doppia cifra di vantaggio dopo un paio di minuti. L’Alma trova difficoltà su entrambi i fronti nonostante la buona prestazione di Parks, l’intensità ferrarese palesa i problemi dei biancorossi, sotto anche di quattordici lunghezze intorno a metà frazione (35-21 al 16′). Cortese manca in transizione una tripla che avrebbe scavato un solco decisamente ampio, i sette punti di Baldasso permettono all’Alma di ricucire sotto la doppia cifra all’intervallo lungo (39-32), in un primo tempo che costringe Trieste a rinunciare per il resto del match a ‘Bobo’ Prandin, vittima di un problema muscolare.

Lo scarto limitato a sette punti è da considerarsi buon bottino, alla luce dei primi 20′ biancorossi. L’Alma lascia intravedere sprazzi di maggiore energia ad inizio terzo quarto, portandosi in un amen a meno tre con la coppia Bossi-Da Ros (39-36 al 23′). Ferrara inizia a sporcare le proprie percentuali ma riesce tuttavia a scappare nuovamente a tre possessi, in virtù di una maggiore energia sul parquet e facendo leva sull’asse Roderick-Pellegrino. Il merito dell’Alma è quello di aumentare progressivamente i giri, sfruttando i molti errori della squadra di Trullo e rimettendosi in scia a metà quarto grazie alle triple di Bossi (45-44 al 25′). Nei padroni di casa entra in ritmo Cortese ma Trieste c’è e rimane in partita, stoppando sul nascere i parziali estensi e ritrovando più compattezza in difesa. A 3’59” dalla terza sirena l’Alma trova pure il vantaggio (47-48), il finale in crescendo della Bondi riporta però Ferrara prontamente avanti, un vantaggio che rimane anche al 30′ (60-56).

La benzina della Bondi inizia a dirigersi verso la riserva nell’ultimo quarto, le rotazioni ancor più limitate dall’assenza di Bowers pesano nell’economia del match. L'Alma rimonta da terzo posto e Ferrara sbancata 67-76.

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