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Pordenone-Triestina, derby "blindato" per ragioni di sicurezza

Partita verità per entrambe le formazioni che in caso di successo si ritroverebbero in testa al campionato di Serie C dopo 11 giornate. Imponenti le misure di sicurezza per una partita che si preannuncia spettacolare. Il dubbio Granoche in attacco

Sono almeno 500 i tifosi rossoalabardati che da Trieste partiranno questo pomeriggio per l'iimportante trasferta sul campo del Pordenone. Un match delicato non solamente dal punto di vista sportivo ma anche per quanto riguarda la questione della sicurezza. Il questore del capoluogo della destra Tagliamento Marco Odorisio ha predisposto alcune misure che fanno pensare ad una partita "blindata". 

Il Bottecchia diviso 

Dopo il sopralluogo della Commissione sicurezza del Comune di Pordenone effettuata negli scorsi giorni, il questore ha deciso per la realizzazione di una barriera lungo la tribuna in modo da dividere e tenere lontane le due tifoserie. Da questa decisione scaturisce la mancanza di circa 200 seggiolini per gli ospiti. La recinzione verrà alzata e non sarà possibile acquistare alcolici nella zona della stadio tra le 17 di oggi pomeriggio fino alla mezzanotte. L'attenzione viene innalzata al massimo quindi, per una sfida che vede di fronte le due compagini regionali di serie C. L'anno scorso si erano verificati alcune scaramucce tra le due tifoserie e anche per questo la sicurezza verrà messa al primo posto. 

Quando i derby erano in bianco e nero

La partita 

Match sentitissimo da entrambe le parti. Tra gli alabardati Formiconi e Maracchi vestiranno i panni degli ex di lusso. Resta il dubbio Granoche in attacco anche se l'undici agli ordini di Pavanel (anch'egli grande ex ndr) non dovrebbe essere tanto diverso dalle ultime uscite. Spazio quindi ad un ritrovato Valentini in porta, classica staffetta Libutti/Formiconi sulla destra, Malomo e Lambrughi centrali ed uno scalpitante Sabatino a coprire e offendere sulla fascia sinistra. Centrocampo in mano a Coletti e Maracchi con Beccaro, Mensah, Petrella e Procaccio (se non dovesse farcela il "Diablo"). 

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