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"lo Schiaffo" di Nidia Robba Oggi alla Libreria Fenice

Oggi, 27 febbraio 2012 alle ore 17.30, a Trieste presso la Libreria La Fenice, si svolgerà la presentazione del romanzo "Lo Schiaffo", della scrittrice e poetessa triestina Nidia Robba. Il libro sarà presentato da Maria Grazia Mora (poetessa)...

Oggi, 27 febbraio 2012 alle ore 17.30, a Trieste presso la Libreria La Fenice, si svolgerà la presentazione del romanzo "Lo Schiaffo", della scrittrice e poetessa triestina Nidia Robba.

Il libro sarà presentato da Maria Grazia Mora (poetessa), Giancarlo Bonomo (critico d'arte) e da Helga Lumbar Robba, pittrice e autrice di gran parte delle copertine dei romanzi e delle raccolte di poesie della madre, Nidia.

"Lo Schiaffo", pubblicato nel 2011 e già presentato a Palazzo Gopcevich, è ambientato tra Austria e Italia, in particolare fra le città di Graz e Trieste.

L'autrice, nel contesto di una vicenda sentimentale e di amicizia nei primi anni del Novecento - tra rievocazioni storiche, luoghi e siti culturali celebri - realizza una convergenza fra tre civiltà europee: italiana, tedesca, ellenica. - Prefazione
https://www.ninniradicini.it/libri/nidia-robba-lo-schiaffo.htm

- Versione in tedesco
https://www.ninniradicini.it/libri/die_ohrfeige_nidia_robba.htm

Quelli che seguono sono alcuni brani tratti dal romanzo:

"(...) Dopo tre o quattro ville che, alte, gareggiano con alcuni grossi, vecchi e poderosi platani, la via costeggia il retro del Politeama Rossetti. L'amato teatro che, accanto a spettacoli leggeri, operette, gare di canzoni triestine e non, presenta anche notevoli opere liriche. Una erta discesa congiunge la via al viale sottostante chiamato 'Acquedotto' dove si apre l'ingresso principale di questo secondo grande teatro della città."

"(...) La comunità greca allora contava un grande numero di persone più o meno facoltose che si sentivano anche Triestini. E infatti sulle rive sorgeva la chiesa greco-ortodossa e accanto tutto il caseggiato era di proprietà greca (...) Hilde non risparmiò le lodi apprese da suo marito von Hofer e cioè di quanto la città di Trieste doveva alla comunità greca ed alle sue importanti famiglie che contribuirono anche alla costruzione del bel e vecchio teatro dell'Opera. (...) Egli era un grande ammiratore della Grecia, della sua civiltà, della sua storia e dell'arte sua sublime."

"Graz ha estesi giardini e piante di alberi fruscianti, anche attorno al grazioso teatro d'opera ed il verde si incupisce su in cima allo Schloßberg, dove la curiosa ed alta torre dell'orologio sembra parlare alla città con il suono dell'enorme e pesantissima cinquecentesca campana."

Ringraziando per il tempo dedicato, lieto di ogni eventuale commento, porgo cordiali saluti.






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