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"Sessantaquaranta" Oggi alla Lovat

Non è un fumetto anche se lo scrive Walter Chendi, che è un autore di fumetti. Non è un condominio, anche se lo ha progettato Roberto Franco che è un architetto. Insomma è un libro di parole”. Così Chendi e Franco presentano il lovo...

Non è un fumetto anche se lo scrive Walter Chendi, che è un autore di fumetti.
Non è un condominio, anche se lo ha progettato Roberto Franco che è un architetto. Insomma è un libro di parole". Così Chendi e Franco presentano il lovo "SessantaQuaranta", raccolta di sedici racconti da poco arrivata in libreria e che giovedì 8 dicembre alle ore 17,30 presenteranno alla Libreria Lovat di Trieste, con l'introduzione di Valerio Fiandra. Gli scritti brevi raccolti nel volume nascono da due proposte linguisticamente antitetiche che riflettono sulle trasformazioni generazionali avvenute nei decenni trascorsi attorno al tema della memoria. L'intento comune è rivolto al superamento di un banale resoconto di esperienze private o personali, autobiografiche diremo, a favore invece di un'esigenza, anche etica, nel riscoprire alcune vicende collettive.

I racconti di Walter "Sessanta" Chendi, tenuti insieme da una sottotrama che è anch'essa parte della narrazione, sono interpretati con lo spirito e la forma delle Maldobrìe, da lui già indirettamente affrontate nel suo lavoro di autore di fumetti. Essi gettano uno sguardo ironico, a volte cinico, su un periodo storico abbondantemente discusso dalla critica nelle sue vicende e conseguenze. Ne esce una carrellata di esperienze umane, esposte senza dar sfogo al ricordo, ma immaginate, trasposte dalla realtà, esagerate a volte, in alcuni casi non troppo. Quello da lui raccontato è un passato che "è" anche presente, nelle voci di una generazione che lo sente proprio e che finisce giornalmente per condividerlo verbalmente, nelle forme e nei contenuti, più per necessità che per scelta.

Quella raccontata da Roberto "Quaranta" Franco è, invece, una generazione che vive esperienze di cesura e frammentazione nella lettura del proprio tempo presente e passato, a causa di percezioni dello stesso sorrette da un esagerato dinamismo: tutto cambia e si trasforma senza che vi sia la possibilità temporale per una assimilazione sufficiente. Le vicende storiche, anche recenti, subite più che vissute, sublimano immediatamente in un "passato mitico", interpretato così inevitabilmente con una continua sensazione di perdita. Di questi punti di vista analoghi, ma al contempo profondamente diversi, di un passato "ancora presente" e di un presente "già passato", gli autori narrano nei loro racconti.

L'incontro sarà anche l'occasione per parlare dell'attività fumettistica di Walter Chendi e di quella dell'associazione ARTeFUMETTO di Monfalcone (GO), ormai giunta (nel 2012) al suo decennale dalla fondazione.

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