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Rally Montecarlo: affermazione storica per Marsic e Festa

I due triestini superano le mille insidie del rally mondiale, risultato storico per l'automobilismo alabardato

Se già la partecipazione al Montecarlo di un equipaggio alabardato, a distanza di quarant'anni esatti da Fulvio Bacchelli e Checco Rossetti, rappresentava di per sè un evento sensazionale, lo è ancor di più il fatto che Cristian Marsic e Daniela Festa siano riusciti nell'impresa di portare la loro Peugeot 208 R2 fino all'ultimo Controllo Orario di Quay Albert 1er e concludere la prestigiosa gara.

Quattro giorni lunghissimi, su un tracciato molto selettivo che ha costantemente nascosto insidie inaspettate dietro ad ogni curva, mettendo a dura prova equipaggi ed veicoli. 
Determinanti, ma non sempre sufficienti, sono state le  le scelte degli pneumatici per affrontare i lunghi tratti ghiacciati alternati a neve e ad asfalto asciutto.
E, nonostante le gomme chiodate, molti sono stati i concorrenti traditi dal tremendo ghiaccio francese. Tra le vittime anche Marsic e Festa: al termine di una seconda giornata di gara che li aveva visti staccare dei tempi eccezionali, arrivando addirittura al 37° tempo assoluto, una leggera uscita di strada ed il conseguente urto dell'anteriore con un albero ne hanno compromesso le ambizioni di classifica. Grazie al lavoro eccezionale del team Munaretto, la vettura è stata ripristinata in tempi record, permettendo così al duo triestino di riprendere la gara, pur con una pesante penalità di 10'. 

Dopo un'azzeccata strategia di gara che ha permesso di superare indenni la terza tappa, forse la più difficoltosa a causa delle proibitive condizioni meteo, Marsic e Festa si sono tolti più di qualche soddisfazione sulle ultime prove di Turini e Luceran, facendo registrare degli ottimi 41° tempi di prova. Se da un lato è stato un vero peccato che l'incidente abbia negato loro di viaggiare nella parte alta della classifica, è pur vero che riuscire a portare a termine il "Monte" è, da sempre, riconosciuto come un grandissimo successo. E, se fosse stata ancora necessaria una qualche conferma per capire di che pasta siano fatti Marsic e Festa, la determinazione e le capacità dimostrate con questo Montecarlo non lasciano più alcun dubbio.

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