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Se resta umile questa Triestina può far male a chiunque

Buona prova degli uomini di Pavanel contro la Virtus Vecomp che dopo quasi 80 minuti passati a tentare di scardinare il fortino della squadra scaligera, trovano la zampata giusta con un bolide di Maracchi e il tap-in del "Diablo" Granoche. Se resta collettivo la squadra rossoalabardata può dire la sua

In sala stampa a fine partita Massimo Pavanel sorride. La sua Triestina inizia a prendere forma, dimostra voglia e sa soffrire, gestisce il match con intelligenza, e sa cambiare pelle in corso d'opera. Contro la Virtus Vecomp il primo tempo è vivace e con i rossoalabardati che fanno girare bene il pallone e capiscono da subito che per conquistare il fortino veronese bisognerà aggirarlo oppure scavalcarlo. Prima Mensah, poi Coletti da fuori scaldano le mani a Sibi. 

Poco dopo il quarto d’ora due cross di Lavagnoli mettono i brividi alla difesa giuliana, la risposta della Triestina porta al 18’ Mensah in piena area ospite, la trattenuta di N’Ze’ è evidentissima ma Carrione pur ben piazzato fa cenno di proseguire tra le proteste. Dopo qualche minuto senza emozioni di rilievo, al 25’ ci prova dalla media distanza Coletti, il suo destro potente è molto ben indirizzato ma trova la deviazione fortuita di un difensore che mette in angolo (poi senza esito). Subito dopo la mezz’ora un profondo lancio di Coletti imbecca Mensah sulla sinistra, tocco dentro per l’accorrente Beccaro che col piatto destro trova la deviazione di un difensore, Sibi è spiazzato ma la sfera termina in angolo. Al 38’ ci riprova da fuori Coletti, trovando però sulla sua strada ancora un grande Sibi. La pressione alabardata prosegue incessante ma il fortino ospite regge, portando le squadre negli spogliatoi sullo 0-0 di partenza.

Maracchi strepitoso, bentornato "Diablo"

Il secondo tempo

Si riparte con un cambio nei veronesi, Ferrara prende il posto di Danti, l’Unione si fa vedere dopo appena 50” con un bel cross di Sabatino alto di un soffio per lo stacco di Bracaletti a pochi passi dalla porta avversaria. Triestina che tiene in mano il pallino del gioco con gli ospiti che escono dalla propria metà campo ancor meno del primo tempo, emozioni però nel primo quarto d’ora non ne arrivano. Al 20’ doppio cambio per parte, nell’Unione Bariti e Procaccio per Beccaro e Bracaletti, negli ospiti Fasolo e Speri per Momentè e Lavagnoli. Su azione da corner al 25’ ci prova Bariti dalla grande distanza, la palla scende tardi finendo alta di non molto. Al 28’ torna anche se non al meglio El Diablo Granoche al posto di Petrella, viene tolto anche Libutti con l’inserimento di Formiconi. Dopo tanta pressione, al 34’ il fortino veronese cade grazie a uno splendido sinistro di Maracchi dai diciotto metri, pallone nell’angolo alto alla sinistra di Sibi, gran gol del centrocampista triestino doc. La Triestina sfiora il raddoppio a 5’ dal termine con Procaccio, sul quale è decisivo in uscita Sibi deviando in corner il destro a colpo sicuro dell’attaccante innescato da Maracchi. Al 90’ l’Unione legittima una vittoria strameritata con il raddoppio a firma Granoche, servito al bacio da Procaccio. Lo stesso Procaccio innesca subito dopo Maracchi che serve benissimo Mensah, l’attaccante grazia Sibi con un destro debole dal dischetto. Nel recupero un’altra opportunità in ripartenza per fare tris viene sciupata ma finisce comunque con una vittoria, con il “Rocco” in festa per la terza consecutiva in casa e l’Unione che prosegue nelle zone altissime della classifica, ritrovando il gol del Diablo, sotto la Furlan. 

Una riflessione 

Questa Triestina dimostra di essere solida in casa e ancora fragile in trasferta. Pavanel ha rimarcato che le prossime tre gare saranno fondamentali per capire di che pasta sono fatti i rossoalabardati. Monza, Sudtirol e la Ternana in casa saranno tre sfide che sanciranno, per questa prima parte di stagione, il risultato del lavoro del mister e di tutti i componenti. Proprio Pavanel ha continuato a professare il suo credo, fatto di umiltà e di collettivo, di venti titolari e nessuno con il posto fisso e garantito. "Anche i cinque minuti di Steffè oggi sono stati importantissimi". Se la squadra è dedita all'ascolto, allora la qualità morale degli uomini che indossano una divisa emerge e può regalare anche polvere di stelle. La metafora risiede in un pallone bianco e nero, ad esagoni regolari, di quelli che solo il calcio di un tempo metteva in mostra. Potremmo chiamarlo il "pallone dell'umiltà", senza retorica e troppi giri di parole. È il pallone con cui gioca questa Triestina del Centenario. No sbronze facili, no entusiasmi, solo lavoro e lavoro. Con quel pizzico di poesia che Pavanel è in grado di trasmettere ai suoi uomini. Lui li vuole così, prima che gioactori. 

Il tabellino 

U.S. TRIESTINA CALCIO 1918 – VIRTUS VECOMP VERONA 2-0 (1° T. 0-0)

MARCATORI: Maracchi 79’, Granoche 90’

U.S. TRIESTINA CALCIO 1918 (4-3-1-2): Valentini; Libutti (73’ Formiconi), Malomo, Lambrughi, Sabatino; Maracchi, Coletti (88’ Steffè), Beccaro (65’ Bariti), Bracaletti (65’ Procaccio); Mensah, Petrella (73’ Granoche).  A disp: Boccanera, Pizzul, Codromaz, De Panfilis, Pedrazzini, Bolis, Marzola.  All. Massimo Pavanel

VIRTUS VECOMP VERONA (3-4-2-1): Sibi; Trainotti, N’Ze’, Rossi; Lavagnoli (65’ Speri), Casarotto (80’ Grandolfo), Grbac, Lancini; Manarini, Danti (46’ Ferrara), Momentè (65’ Fasolo).  A disp: Chironi, Pinton, Santuari, Maccarone, Merci, Danieli, Sirignano, Cantarelli.  All. Luigi Fresco

ARBITRO: Carrione (Castellammare di Stabia – NA)  ASSISTENTI: Madonia (Palermo) e Lalomia (Agrigento)

NOTE: Terreno pesante ma in buone condizioni. Recupero: 0’ e 4’. Ammoniti: Beccaro, Coletti (Ts), N’Ze’, Grbac (Vv) per gioco falloso

SPETT.: 3970

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