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Inaugurata "Trieste Liberty" all'ex Pescheria

                                 Inaugurata ieri la mostra " Trieste Liberty - costruire ed abitare l'alba del novecento".L'esposizione resterà aperta fino 19 giugno 2011.Orario dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 20.Ingresso: € 3  ( fino ai 14...

Inaugurata ieri la mostra " Trieste Liberty - costruire ed abitare l'alba del novecento".

L'esposizione resterà aperta fino 19 giugno 2011.
Orario dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 20.
Ingresso: ? 3 ( fino ai 14 anni ingresso gratuito )
info: 040-32.26.862 La corposa serie di materiali documentali e di fonti archivistiche alle quali si è
attinto e che compaiono in mostra in versione originale e, nella maggior parte dei casi, per la prima volta mostrati al pubblico, evidenzia la doppia accezione del "costruire" e dell'"abitare" illustrando con un approccio mirato al tema della residenza e del progetto architettonico di tipi edilizi i caratteri, gli aspetti salienti e i dettagli di un periodo di grande interesse e fino ad oggi poco indagato.

Clicca sul disegno per vedere il progetto di casa Bartoli in p.zza della Borsa.


All'interno dell'ampio ambito espositivo, museo nel museo ascrivibile al periodo, la Pescheria costruita nel 1911, si raccontano le tre anime dell'esposizione: la prima 'COSTRUIRE' attraverso le sezioni "Microstorie architettoniche", "Tasselli urbani" e "Liberty effimero", quindi 'ABITARE' con la sezione "Mobilieri a Trieste" integrate da ulteriori sezioni di approfondimento sulla "Formazione e la cultura" progettuale di progettisti e maestranze e la "Materia e tecnica" frutto di inedite e ardite sperimentazioni. Ad illustrare la terza 'L'alba Del Novecento', i principali eventi storici, politici, economici, scientifici e artistici che si avvicendano nell'arco di un ampio decennio in Europa, in Italia e a Trieste, attraverso un articolato inquadramento storico, vi è l'accompagnamento e la proiezione di circa 200 immagini d'epoca.

clicca sulla foto per vedere meglio Palazzo Viviani in v.le xx Settembre.

I documenti esposti provengono da una decina di archivi e istituzioni culturali, tra i quali l'archivio tecnico disegni e l'archivio generale del Comune di Trieste, l'archivio del Museo teatrale, l'archivio di Stato, la fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste, alcune biblioteche civiche e numerosi collezionisti privati.

E tra disegni, fotografie, documenti scritti, pubblicazioni, album, tavole, litografie ed elementi d'arredo si arriva al cospicuo numero di circa 500 pezzi esposti, quasi tutti mostrati per la prima volta al pubblico.

Il progetto di allestimento ha previsto l'esposizione di questi preziosi elaborati su sessanta tavoli e una ventina di pannelli verticali a comporre una fitta selva di architetture e di percorsi urbani che articolano il grande spazio del Salone degli Incanti.

Vengono ricostruiti, inoltre, tre ambienti abitativi completati da alcuni esempi di vetrate al tempo appartenenti all'Excelsior Palace Hotel.
Ad accompagnare la ponderosa e ricca esposizione di materiali iconografici è stata impostata una mappatura di più di 150 edifici che, nel loro complesso o per la presenza di parti significative (portoni, balconi e ferri battuti, apparati decorativi), possono essere ascritti al periodo indagato.

Di questi è stata fatta una selezione di eccellenze, circa una quarantina, che illustrano la presenza di professionisti noti e meno noti sulla scena urbana triestina di cui vengono mostrati i disegni autografi accompagnati da un centinaio di fotografie contemporanee che ne dettagliano i caratteri formali e costruttivi, consentendo un interessante confronto tra elaborati grafici d'epoca e stato attuale.

La grande mostra, promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, curata da Federica Rovello dell'Università degli Studi di Trieste con la collaborazione di Michela Messina e Lorenza Resciniti (Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste) e dell'Ordine degli architetti della Provincia di Trieste per il progetto di allestimento, sarà visitabile nell'ex Pescheria - Salone degli Incanti dal 13 marzo al 19 giugno 2011.

Il catalogo, edito dal Comune di Trieste, sarà a cura di Federica Rovello con Michela
Messina e Lorenza Resciniti.

Cos'è il Liberty?
Lo stile del periodo che intercorre tra il 1890 e la prima Guerra Mondiale è un fenomeno internazionale, storicizzato come Art Nouveau.
Esso si estende in tutta Europa con notevole rapidità - e altrettanta caducità - secondo declinazioni diverse da paese a paese, ciascuna con una propria denominazione. La definizione Art Nouveau, che prende il nome dal negozio-galleria di oggetti artistici di Samuel Bing inaugurato a Parigi nel 1895, indica la produzione francese, mentre per quella inglese e statunitense si utilizza anche l'appellativo
Modern Style. In Germania il movimento è noto come Jugendstil, dal titolo della rivista Die Jugend, così come in Austria la rivista Ver Sacrum contribuisce a diffondere il movimento della Wiener Secession con attività di mostre dal 1897.

In Italia si parla invece di Stile floreale o Liberty, facendo derivare il termine dalla ditta fondata a
Londra da Arthur Lasenby Liberty.
In risposta all'eclettismo degli stili storici che imperano sulla produzione artistica da circa un secolo, una delle caratteristiche più importanti dello stile è l'ispirazione alla natura, di cui vengono studiati gli elementi strutturali, traducendoli in una lineadinamica e ondulata, con tratto "a frusta", come risulta evidente nell'Art Nouveaufrancese. Nella Wiener Secession, invece, gli spunti naturalistici sono accantonati per tematiche più complesse - il senso del destino, il mistero della vita umana, le
età della vita, il rapporto tra amore e morte - esplicitate tramite la stilizzazione e l'appiattimento delle figure e una spiccata impronta decorativa, nella quale frequente è il ricorso alle forme geometriche, impreziosite dall'oro.

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