Le indagini sono state condotte a bordo della rompighiaccio Laura Bassi. Il complesso, mai identificato prima, si trova in una zona strategica per lo studio della calotta glaciale antartica
Dopo una navigazione di due mesi, a supporto delle attività di ricerca sulle dinamiche fisiche e biogeochimiche, la nave di ricerca è rientrata in Nuova Zelanda
Il team di ricerca internazionale, guidato dal British Antarctic Survey e a cui ha preso parte anche l’OGS, ha dimostrato che al di sotto del ghiacciaio Thwaites i bacini sedimentari sono molto meno estesi del previsto
La rompighiaccio, nei mesi scorsi, ha toccato il punto più a Sud mai raggiunto da una nave in un'impresa della campagna oceanografica della 38esima spedizione italiana del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide. La nave italiana, partita da Trieste il 17 novembre, è rientrata oggi al porto di Ravenna
Grande circa 6mila km quadrati, pesava quasi un miliardo di tonnellate e si era staccato dall'Antartide nel 2017: si è sciolto l'iceberg più grande del mondo noto come "A68"
Monitorato per ben 40 anni, gli esperti dell'Omm (World Meteorological Organization) hanno recentemente dichiarato che si è "finalmente chiuso" il buco dell'ozono in Antartide. Secondo gli scienziati "è stato tra i più profondi e duraturi"
La missione mira a studiare le dinamiche glaciali, oceanografiche e geologiche che hanno caratterizzato le zone del Mare di Ross negli ultimi 20 milioni di anni, verificare come i cambiamenti climatici hanno impattato sul Wais e cosa potrebbe significare un mondo più caldo in futuro
18.22 - La prima spedizione, a cui hanno partecipato ricercatori dell'università di Trieste, risale a più di 25 anni fa e complessivamente più di 10 ricercatori hanno partecipato a 9 spedizioni in cui si sono svolte ricerche di Geologia marina