Tredici pietre in memoria di altrettante persone che vennero deportate nei lager nazisti durante la Seconda guerra mondiale. Le storie, per non dimenticare
La prima delle 13 pietre triestine è stata posata in via della Cattedrale e ricorda Samuele Levi, deportato ad Auschwitz nel 1944 ed assassinato a Dachau. Il sindaco di Trieste ha chiesto scusa a nome della città
"Queste pietre ti fanno immergere in quel periodo storico per farti capire quanto terribile sia stato e quanto dobbiamo evitare che si ripeta in futuro"
Si chiamano pietre d'inciampo, ognuna di loro porta il nome di una vittima della deportazione nazifascista. La prima è stata posata in prossimità dell'Arco di Riccardo per ricordare Marco Moise Mustacchi. Intervenute le autorità cittadine e i rappresentanti della comunità ebraica
Un inciampo metaforico che vuole provocare il ricordo e la riflessione in chi vi si imbatte camminando per la città. Mentre l'ideatore dell'iniziativa Gunter Demnig installerà le pietre, saranno portate testimonianze sulle persone a cui sono dedicate