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Trieste-in-Difesa: «Anche immigrati paghino biglietto del bus, discriminati gli italiani»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

In risposta al comunicato stampa diramato dalla Trieste Trasporti il giorno seguente alla trasmissione Ring di Telequattro del 30 ottobre, TRIESTE IN-DIFESA controreplica quanto segue:

siamo stati portavoci durante la diretta, delle numerose proteste da parte dei cittadini che hanno notato i molteplici immigrati che usufruiscono del servizio del trasporto, ignorare l'obbligo di obliterare il biglietto. e cosa molto più grave non essere posti sotto controllo sul possesso di titoli o meno.

Ci delude il fatto che Trieste Trasporti, invece di partecipare alla diretta televisiva per un civile confronto, si sia limitata a diramare il giorno dopo un comunicato stampa che non fa sicuramente luce sulle discriminazioni e lamentele segnalateci dai loro utenti. Ricordiamo all’Azienda che negli altri paesi europei, non pagare il biglietto è considerato un reato molto grave,e che i viaggiatori di qualunque nazionalità essi siano, sono molto attenti dal permettersi di farlo. Da questo si desume che i casi di scarso controllo segnalatici siano veritieri, e durante la diretta a conferma di ciò, ci sono state numerose testimonianze telefoniche. Riteniamo opportuno inoltre,che a tutela del personale addetto al controllo, considerata l’arroganza e prepotenza di certi ospiti immigrati, e affinchè possano svolgere il loro lavoro in un clima sereno, e non di vessazione e tensione, ci sia la possibilità di affiancamento da parte di personale Militare o di Forze di Polizia. Vogliamo far emergere all’opinione pubblica, che così replicando, Trieste Trasporti discrimina tutti quei cittadini che con sacrificio e onestà pagano regolare abbonamento o biglietto. Nonostante gli aumenti, e i salari degli italiani non siano adeguati, e non avendo i nostri disoccupati nessun trattamento di favore, riteniamo che qualcuno si prenda gioco di questi ultimi, visto che l’Azienda nel comunicato replica che quasi tutti sono in possesso di titoli di viaggio. Chiediamo quindi a gran voce di conoscere i buonisti, ovvero coloro che si accollano le spese mensili, siano essi istituzioni laiche o religiose. Siamo sicuri non negherebbero questa agevolazione,anche ai numerosi concittadini indigenti che ne farebbero richiesta.

Ci auspichiamo a breve  di avere un confronto diretto con i portavoce della Trieste Trasporti e quanti forniscono i titoli alle suddette persone.

TRIESTE IN-DIFESA intensificherà la vigilanza sulle vetture a tutela di quanti ci hanno chiesto pari diritti.

I portavoce

Viviana Barbato

Maurizio Vidoli

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