Trasportava otto minorenni bengalesi stipati in un furgone. A finire in manette è stato un cittadino macedone E.M. del '78, mentre sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto il cittadino kosovaro R.A. cl 80 ed il cittadino macedone D.S. cl. 78, poiché ritenuti responsabili, in concorso tra loro e con altri soggetti allo stato in corso di identificazione, dei reati di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina dei minori.

I fatti

La vicenda rientra nell'ambito delle attività di contrasto all’immigrazione clandestina portate avanti dal procuratore Federico Frezza. Durante le attività investigative la Squadra Mobile giuliana, lo scorso 2 marzo, aveva individuato una Volkswagen Passat con targa italiana ed un Fiat Ducato con targa slovena, che avrebbero potuto essere impiegati per un imminente trasporto di migranti.

I mezzi sono stati, quindi, monitorati ininterrottamente dagli investigatori allorché, nel centro cittadino, veniva osservato uno scambio sospetto di veicoli tra gli utilizzatori della predetta Passat e quelli di una Ford Focus nell’occasione sopraggiunta. Entrambe le vetture, poi, raggiungevano un piazzale sito nei pressi di Opicina ove era stato parcheggiato il furgone.

La successiva riservata attività di osservazione ha consentito di rilevare come quello stesso pomeriggio il Ducato avesse lasciato il territorio nazionale per recarsi nella vicina Slovenia seguito dalla Passat. Dopo circa cinque ore, quest'ultima autovettura è quindi rientrata in Italia attraverso il valico di Monrupino, come se volesse controllare che non ci fossero forze dell'ordine in zona, seguita a pochi minuti dal Ducato. Ritenendo che il furgone potesse trasportare dei clandestini, si decideva di effettuare un mirato controllo.

L'arresto

A bordo delle auto civetta gli agenti sono quindi riusciti a bloccare senza alcuno inconveniente la Passat nei pressi di Prosecco all’intero della quale è stato identificato E.M..L’autista del furgone, invece, si è dato alla fuga, imboccando a fortissima velocità la strada provinciale in direzione della località di Col.

L’inseguimento è proseguito fino a che il passeur, sempre a velocità sostenuta, ha imboccato una strada privata d’accesso ad una villetta a Monrupino dove ha finito la propria corsa andando ad sbattere contro un albero di palma presente nel giardino. Contestualmente il conducente, ha abbandonato il veicolo ed è fuggito a piedi nella vicina area boschiva facendo perdere le proprie tracce.

All’interno del furgone sono stati trovati gli otto ragazzi del Bangladesh, tutti minorenni, i quali hanno corrisposto per il viaggio illegale cifre comprese tra i 1600 ed i 1800 €. I giovani migranti sono stati poi trasportati al Burlo per essere sottoposti agli accertamenti del caso all’esito dei quali, sei di loro sono stati dimessi con prognosi di alcuni giorni per le contusioni riportate ed affidati ad una struttura di accoglienza per minori, mentre i rimanenti due sono stati trattenuti in osservazione a causa dei traumi violenti e le fratture riportate.

Poco più tardi, è stata rintracciata, la Ford Focus a bordo della quale sono stati identificati R.A. e D.S. i quali, nel pomeriggio precedente, avevano fornito ad E.M. la Passat utilizzata da quest'ultimo per fare da staffetta al carico di migranti. Sulla scorta degli elementi di prova acquisiti, E. M. è stato arrestato per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in concorso mentre R. A. e D. S. sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto. R. A. è stato inoltre arrestato per il possesso di documento identificativo falso avendo la disponibilità di una carta d’identità croata contraffatta. Gli arrestati sono stati condotti presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.